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Cibo tra blatte e topi, maxi-sequestro dei Nas /Video

01 ottobre 2016 | 09.45
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Due attività commerciali sospese, sanzioni per oltre 20mila euro e oltre 6 tonnellate di alimenti sequestrate. E' il bilancio dei controlli eseguiti dai Carabinieri del Nas di Pescara nei supermercati e nelle aziende produttrici di conserve alimentari della Regione Abruzzo.

In Provincia di Chieti i militari, in collaborazione con personale dell’Asl teatina, hanno sospeso l’attività di un deposito di generi alimentari, a servizio di un discount, in pessime condizioni igienico sanitarie. Sul pavimento tappeti di blatte morte e sciami di mosche vive hanno indotto i militari a sottoporre a vincolo tutti gli alimenti e le attrezzature contenute e a interdirne l’attività in attesa del ripristino delle condizioni igienico-sanitarie. Nel magazzino, di circa 200 mq, erano stoccati circa 5 tonnellate di alimenti che, se non sequestrati, sarebbero stati commercializzati dal discount e finiti sulle tavole degli italiani. Il responsabile dell’attività è stato deferito all’Autorità Giudiziaria, per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione.

Sempre nella provincia di Chieti i militari hanno sequestrato circa 50 kg di alimenti, tra conserve alimentari e prodotti da forno, poiché carenti delle informazioni utili a poterne ricostruire la rintracciabilità ed etichettati in assenza di indicazioni circa la presenza di allergeni, quindi potenzialmente rischiosi per la salute dei consumatori.

In Provincia dell’Aquila, i Carabinieri del Nas hanno sequestrato penalmente un intero supermercato, sito in un comune della piana del Fucino, i cui locali erano invasi da escrementi di topi, carcasse di insetti e blatte vive, oltre che strutturalmente fatiscenti. Escrementi di topi sono stati rinvenuti anche nei contenitori degli alimenti venduti sfusi. Tutti gli alimenti sono stati sottoposti a sequestro e il titolare è stato deferito all’Autorità Giudiziaria.

In totale sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 20.000 euro, il valore delle strutture per le quali è stata disposta la sospensione ammonta a circa 2 milioni di euro, due persone sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria per reati contro la salute pubblica e otto persone sono state segnalate all’Autorità Sanitaria e Amministrativa.

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