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Cassazione, udienza su stepchild adoption rinviata: deciderà la Prima sezione civile

12 ottobre 2016 | 12.48
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(Fotogramma)
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Nulla di fatto oggi in Cassazione sulla decisione che riguardava il caso di due compagni che chiedono la stepchild adoption. La Sesta sezione civile di piazza Cavour, sezione che solitamente decide su ricorsi inammissibili, ha rinviato gli atti alla Prima sezione civile. Sezione che, fra l'altro, di recente ha affrontato un altro caso di stepchild adoption di una coppia di donne sposatesi in Spagna.

Stamani gli organizzatori del Family Day e alcuni parlamentari hanno organizzato un sit in davanti alla Cassazione per chiedere che il caso venisse affrontato dalle sezioni unite civili. Deciderà invece la Prima sezione civile che nel caso già affrontato si è espressa a favore della stepchild adoption.

"Dopo le due clamorose decisioni della prima sezione civile della Cassazione che ha deciso per l’adozione di un bambino a favore di una coppia di donne oggi - avevano scritto questa mattina in una nota gli organizzatori del sit in - la sesta sezione civile deciderà, per la prima volta, per l’adozione di un bambino da parte di una coppa di uomini sposati all’estero, violando così, ancora una volta, la legge che impone che una decisione così delicata venga assunta dalle sezioni unite, così come richiesto invano dalla Procura generale per i due casi precedenti".

"Di fatto - lamentavano gli organizzatori - c'è il tentativo di far passare per via giurisprudenziale la stepchild adoption, ovvero l'adozione del figlio biologico del partner, stralciata dal ddl Cirinnà dopo le grandi manifestazioni di piazza. Si cerca cioè di legittimare l'abominevole pratica dell’utero in affitto - che mercifica la donna e il nascituro - dal momento che è contro ogni evidenza scientifica che due uomini possano generare una bambino, senza rivolgersi al mercato dei gameti e dell’utero di una donna. Un turpe commercio illegale in tutti i Paesi Ue e recentemente condannato anche dal Consiglio d'Europa".

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