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Esquilino in rivolta, dopo la morte del cane Ziggy si preparano i picchetti

25 ottobre 2016 | 18.06
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Piazza Vittorio, Roma (Adnkronos)
Piazza Vittorio, Roma (Adnkronos)

"Questo chiosco l'ho messo a mie spese, facendo enormi sacrifici, ma il Comune chiede il rispetto del decoro urbano e i cittadini onesti fanno grandi sforzi per rispettare le regole. Poi mi guardo intorno e vedo solo degrado. Ci sono africani con i teli per terra che vendono abusivamente, c'è gente che spaccia, che ruba, che dorme per terra. Tutte le notti fanno la pipì proprio sul mio chiosco". A raccontare all'AdnKronos la situazione in cui versa piazza Vittorio, cuore del centralissimo quartiere Esquilino di Roma (FOTO), è la giornalaia che da anni lavora sotto il portico che circonda la piazza, dal lato più vicino alla stazione Termini.

Dopo la morte per overdose del cane Ziggy, che ha mangiato una bustina di eroina proprio nei giardini in mezzo alla piazza, la tensione nel Quartiere sta per esplodere, con i residenti pronti ad organizzare dei picchetti.

"Qua gli appartamenti erano carissimi, ora la gente scappa e svende tutto. Non è giusto. Stiamo perdendo anche tutte le attività commerciali - continua la giornalaia - qui sotto i portici c'erano tutti negozi italiani: la piazza era rinomata per gli atelier di abiti da sposa e di vestiti da cerimonia. C'era 'Rutili' che vendeva bomboniere e poi altre rinomate gioiellerie. Ora ci sono solo negozi cinesi o le saracinesche abbassate di chi si è rifiutato di svendere. Sono rimasti solo tre esercizi italiani da questo lato della piazza: il mio, la banca e la farmacia. O la situazione cambia oppure anch'io sarò costretta ad andarmene", dice rassegnata.

La situazione nella zona è allo stremo. Il giardino al centro della piazza è pieno di stranieri accampati, che dormono sulle panchine e fanno bisogni tra i cespugli. Domenica la morte del cane Ziggy per overdose da eroina. La sporcizia è ad ogni angolo delle strade. "Abbiamo paura delle malattie - spiega ancora la giornalaia - la mancanza di pulizia è un problema troppo urgente. Per ora è morto un cagnolino, ma a cosa dobbiamo arrivare per far capire alle istituzioni che qui c'è bisogno di un risanamento indifferibile?".

La zona intorno alla piazza è piena di negozi cinesi ma i residenti del quartiere, che da anni si è trasformato in una sorta di 'China Town' romana, non se la prendono con loro. "Alla fine i cinesi lavorano, hanno comprato gli appartamenti, i figli vanno a scuola. Sono molto concentrati in questa zona, è vero, però in questo momento a causarci i maggiori problemi sono tutti questi africani che hanno trasformato il Quartiere per i loro traffici illeciti - racconta all'AdnKronos un'altra commerciante della piazza - nelle ultime settimane poi la situazione è ulteriormente peggiorata: sono aumentati gli spacciatori. Probabilmente quelli sgomberati da Colle Oppio si sono trasferiti qui, senza alcun controllo da parte delle Forze dell'Ordine".

Dietro la piazza, a via Principe Amedeo, proprio davanti al mercato rionale, ci sono due camionette dei Carabinieri a presidiare la zona. Tengono la strada libera dai venditori abusivi, che assiepati nelle stradine intorno, aspettano che il presidio stacchi per riversarsi con la loro merce illegale proprio sul marciapiede di fronte al mercato. Intorno solo ristoranti etnici e Money Transfer.

"Siamo davvero disperati. La situazione è questa in tutto il Quartiere. Abbiamo già contattato il sindaco e il Municipio, ma nessuno si muove - dicono all'AdnKronos Augusto Caratelli e Lauro Grotto, rispettivamente presidente del Comitato difesa Esquilino e presidente del Comitato Esquilino villa Wolkonsky - noi abbiamo le nostre vedette, andiamo in giro per il Quartiere e allertiamo le Forze dell'Ordine, ma la situazione sta per esplodere".

"Qualche settimana fa, dopo ripetuti esposti, siamo riusciti ad ottenere l'intervento della Polizia per sgomberare dai venditori abusivi via Carlo Felice - raccontano ancora Caratelli e Grotto - appena hanno visto i militari, gli abusivi sono fuggiti e nel trambusto uno di loro è stato investito. Ci ha fatto pure pena: era tutto sanguinante, ma non voleva andare in ospedale per paura di essere identificato. Anche quello che lo ha investito era un venditore non in regola che scappava con il suo furgone. Siamo in una situazione di illegalità totale".

Intorno alla piazza le moschee abusive mascherate da circoli culturali sono 5, una proprio su piazza Vittorio davanti ad un Comando di Polizia. "Dobbiamo fare i picchetti. La mattina alle 6 ci mettiamo davanti ai cancelli dei giardini della piazza e non facciamo entrare nessuno - propone una signora che dagli anni sessanta vive qui - dopo una certa ora non riesco più ad entrare in casa per la gente accalcata sotto i portici: chi urina, chi sputa, chi spaccia. Serve qualcuno che una volta ogni tanto venga con gli idranti e pulisca sotto i portici. Servono più luci qua sotto, soprattutto ora che viene buio presto".

"Non chiediamo molto, tanto tutti questi interventi ce li paghiamo noi cittadini - continua la signora Anna - dobbiamo metterci davanti ai cancelli con i forconi. Queste persone non possono più rimanere qua, devono mandarli via o per il Quartiere è davvero la fine", dice disperata, ma con la voglia di combattere per cambiare le cose. "E i picchetti ci saranno - confermano Caratelli e Grotto, raccogliendo la proposta dei residenti - sono le istituzioni, con la loro indifferenza, a portarci a questo".

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