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Arno 1966-2016

50 anni dall'alluvione a Firenze, apre la mostra 'Notturno Fluviale'

31 ottobre 2016 | 15.38
LETTURA: 5 minuti

L'alluvione del 1966 a Firenze, Lungarno La Zecca (FOTOGRAMMA) - (FOTOGRAMMA)
L'alluvione del 1966 a Firenze, Lungarno La Zecca (FOTOGRAMMA) - (FOTOGRAMMA)

Venerdì 4 novembre, a cinquant’anni esatti dall'alluvione che nel 1966 colpì Firenze e la Toscana, verrà inaugurata la mostra "Notturno Fluviale - Arno 1966-2016" di Marco Castelli. L’appuntamento è nel capoluogo toscano per le 19 alla OnArt Gallery, in via della Pergola 57.

In mostra una selezione di 25 fotografie scelte dal lavoro dell’autore, che immortala i ponti dell’Arno dal Falterona a Pisa attraverso una prospettiva notturna, collocandosi al livello dell’acqua ed evocando dei paesaggi quasi sospesi in se stessi.

Il progetto indaga l’emblema primario del rapporto tangibile tra uomo e fiume: l’elemento architettonico diviene così veicolo di narrazione storico-ambientale e si configura a volte come un vero e proprio scenario urbano.

L’analisi fotografica acquista così una duplice valenza: da un lato quella di documentazione territoriale, come mappatura del principale fiume toscano e dei suoi ponti; dall’altro quella di un meno convenzionale studio visivo sui luoghi vissuti nell’esperienza quotidiana, strutturati in modo da ribaltare la percezione comune. Durante l'inaugurazione verranno inoltre proiettate immagini e video d'archivio fornite da Enrico Ciabatti.

Torna inoltre a Firenze "Unity in Diversity", da mercoledì 2 a venerdì 4 novembre: la conferenza internazionale che ha riunito oltre 60 sindaci da altrettanti Paesi di tutto il mondo, giunge alla seconda edizione. Il tema di approfondimento di quest’anno sarà quello della resilienza delle città rispetto ai disastri naturali e a causati dall'uomo.

In particolare, ricorrendo il 50° anniversario dell’alluvione dell'Arno, la seconda edizione del summit sarà dedicata principalmente alle città che quotidianamente devono affrontare problematiche legate alla convivenza con i corsi d’acqua, ma non solo: cambiamento climatico, risorse energetiche, protezione del patrimonio culturale e naturale in pericolo saranno i temi affrontati dai sindaci con esperti e relatori internazionali di alto profilo.

"Per placare il nostro fabbisogno sempre in aumento di energia e risorse, assistiamo ad un incremento costante di disastri naturali – ha sottolineato l’assessore fiorentino alla Cooperazione e Relazioni internazionali, Nicoletta Mantovani –. La resilienza delle città davanti a tali eventi, deve essere intesa come strategia necessaria e non solo come reazione in emergenza. È per questo importante che ci sia un’occasione di confronto fra le diverse città, dove i governi locali svolgono sempre più un ruolo predominante nella soluzione dei problemi. La seconda edizione di Unity in Diversity ha questo obiettivo, dare la possibilità a tutti i sindaci del mondo partecipanti l’evento di confrontarsi fra loro e con i massimi esperti scientifici internazionali.”

Il summit si articolerà in due giorni di lavoro dedicati ai sindaci che potranno confrontarsi sulle politiche legate alla resilienza delle città di fronte alle catastrofi naturali, alle azioni rispetto al cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile.

I lavori si alterneranno a momenti di approfondimento scientifico grazie alla partecipazione dei maggiori esperti provenienti da tutto il mondo, impegnati nella ricerca e nello sviluppo di metodologie d’avanguardia.

Scienziati, alti rappresentanti Onu, esponenti del mondo politico ed economico, saranno chiamati a dare il loro contributo perché lo sviluppo consapevole e sostenibile è un investimento e responsabilità di tutta l’umanità, così come lo sono il patrimonio culturale e naturale che ciascuna delle nostre città si trova ad amministrare.

Per quanto riguarda i relatori, il programma verrà condotto in stretta collaborazione con la partecipazione di alti rappresentanti delle maggiori agenzie Onu quali Un-Habitat, Unesco, Unisdr, Ocha e le fondazioni internazionali maggiormente coinvolte in tema di sostenibilità, sviluppo e diritti quali la Kofi Annan Foundation e il Robert F.Kennedy Center for Human Rights.

Inoltre sono previste sezioni specifiche e panel di approfondimento dedicati all'utilizzo di metodologie innovative e nuove tecnologie sia nella prevenzione del rischio, che in tema di sostenibilità, salvaguardia del patrimonio e sviluppo urbano sostenibile. I lavori della conferenza saranno strutturati, come per la scorsa edizione, in una sessione mattutina dedicata agli interventi dei relatori e in una pomeridiana di approfondimento dedicata al confronto fra i sindaci.

“Abbiamo programmato una serie di eventi per ricordare con tutta la città, con autorità nazionali e internazionali, quei momenti terribili – ha aggiunto l’assessore Mantovani – e per questo abbiamo organizzato insieme al Museo del Novecento la mostra ‘Beyond Borders’, mostra che raccoglie una selezione di opere d'arte donate 50 anni alla città di Firenze da artisti stranieri e italiani come omaggio a sostegno della città in un momento difficile”.

Tra gli eventi la consegna del Fiorino d'Oro a Jane Fortune, presidente e fondatrice della Advancing Women Artist Foundation che in questi anni tanto ha fatto per la conservazione e il restauro delle opere create dalle donne in città. La cerimonia si svolgerà mercoledì 2 novembre nel corso della sessione pomeridiana dei lavori nel Salone dei Cinquecento.

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