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Ecco il Calendario storico 2017 dei Carabinieri

09 novembre 2016 | 15.38
LETTURA: 4 minuti

(Dal profilo Twitter dell'Arma dei Carabinieri)
(Dal profilo Twitter dell'Arma dei Carabinieri)

"L'esaltazione della storia di un segno, in un'epoca in cui i simboli sono la radice della nostra cultura e della nostra identità". Con queste parole il critico d’arte Philippe Daverio ha presentato il Calendario Storico 2017 dei Carabinieri, quest'anno dedicato ai simboli dell'Arma. La cerimonia si è svolta nell’Aula Magna della Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, alla presenza del Ministro della Difesa Roberta Pinotti, del Capo di Stato Maggiore della Difesa Claudio Graziano e del Comandante Generale dell’Arma Tullio del Sette.

Le tavole del Calendario, ideate e realizzate sotto la direzione artistica di Silvia di Paolo, sono state presentate al pubblico insieme, ai temi della nuova edizione dell’Agenda, dal conduttore televisivo Massimo Giletti. Il Calendario, divenuto ormai un oggetto di culto, ha raggiunto una tiratura di 1.300.000 copie, di cui quasi 10.000 in altre lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco e arabo).

Nato nel 1928, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 il Calendario tornò a vivere nel 1950 e da allora è stato puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dei Carabinieri e della stessa Storia d’Italia. Il tema del Calendario 2017 è incentrato sui simboli dell’Arma, "che sono la rappresentazione visiva dell’essenza dell’Istituzione. Essi -sottolineano i Carabinieri- si susseguono nelle tavole mostrandoci i diversi stili con cui l’arte grafica si è evoluta nel tempo, a partire dall’anno di fondazione dei Carabinieri, il 1814".

L’Agenda 2017, "in un formato moderno e funzionale e con l’inserto dedicato alla “Musica nell’Arma”, ci presenta un dettagliato excursus storico sui complessi musicali dell’Arma, dalla mitica Banda alle varie Fanfare". Ne hanno parlato sul palco, con Giletti, il critico d’arte Philippe Louis Daverio, il grafico Armando Milani e il Direttore - Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Michele Dall’Ongaro.

La mattinata è iniziata con la proiezione di un primo video di presentazione del Calendario, seguito da un secondo contributo dedicato alla prefazione scritta da Gillo Dorfles che, non potendo intervenire di persona, ha voluto portare così il proprio saluto agli intervenuti. Massimo Giletti ha quindi aperto la discussione coinvolgendo Philippe Louis Daverio, Silvia Di Paolo e Armando Milani in un commento a più voci riguardo alle tavole del calendario.

L’evento è andato avanti con la proiezione di due videoclip, il primo sull’Agenda e il secondo sul testo introduttivo firmato da Antonio Pappano, Direttore Musicale dell’Accademia di Santa Cecilia. Giletti ha poi invitato Michele Dall’Ongaro a illustrare i contenuti dell’agenda. Al termine il Comandante Generale Tullio Del Sette ha rivolto il proprio saluto alle autorità e agli ospiti presenti e ha parlato delle opere presentate. Del Sette ha dapprima evidenziato il rinnovamento “estetico e funzionale” della nuova agenda, con uno “stile moderno, attento alle innovazioni tecnologiche”, per la prima volta disponibile anche in lingua inglese.

Del Sette poi passato a descrivere il calendario, che anche quest’anno è "frutto di una accurata e innovativa ricerca estetica su aspetti culturali che uniscono l’attenzione alla Storia dell’Arte ai segni distintivi e alla storia dell’Arma”, sottolineando il richiamo “ai valori morali che da sempre sostengono e contraddistinguono la sua opera al servizio delle nostre comunità, di ogni cittadino e specie di chi ha più bisogno.

Valori che devono essere perpetuati e riaffermati nel tempo perché costituiscono la base morale di un modo di sentire fondante e insopprimibile, che fa dell’Arma una forza coesa, affidabile ed efficiente”, un’istituzione “moderna e dinamica, protesa al futuro che guarda con giustificato ottimismo e rinnovato vigore”.

Ha preso poi la parola il Capo di Stato Maggiore della Difesa Claudio Graziano, che ha evidenziato la capacità continua di rinnovarsi del calendario, che tramite i simboli rappresentati nelle tavole restituisce l’essenza dell’Arma dei Carabinieri, una Forza Armata che svolge servizio permanente di Pubblica Sicurezza.

L’incontro si è concluso con l’intervento del Ministro Pinotti che ha sottolineato come “non è stata soltanto la presentazione del calendario e dell’agenda, è stato un momento culturale, per nulla retorico e molto significativo per condividere e maturare dei pensieri nuovi. Un percorso che consente di recuperare i simboli e i segni più significativi della storia dei carabinieri e allo stesso tempo di collegare questo con la modernità”.

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