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"Boicottatelo", scoppia la polemica su spot Centrale del latte di Brescia

23 novembre 2016 | 15.29
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Il cartellone pubblicitario della Centrale del Latte di Brescia (foto da Facebook)
Il cartellone pubblicitario della Centrale del Latte di Brescia (foto da Facebook)

Un uomo truccato con rossetto e ombretto che tiene in braccio una bambina. Accanto lo slogan: "La famiglia ha un nuovo formato". E' bastato pubblicare questo manifesto alla Centrale del Latte di Brescia, per scatenare una valanga di polemiche in rete, dove la campagna pubblicitaria è stata stigmatizzata da molti utenti, con l'invito a boicottare i prodotti dell'azienda lombarda.

A storcere il naso per prima, è stata l'associazione Generazione Famiglia, che sulla propria pagina Facebook ha postato una foto del cartellone pubblicitario della Centrale, invitando i consumatori a "diffidare" del prodotto. "Secondo la centrale del latte di Brescia nei "nuovi formati" di famiglia il papà (ma forse è il Genitore 1) si trucca da donna - si legge nel post dell'associazione - e a quel punto a che serve la mamma? A niente, quindi scompare. Ma il loro latte è di mucca o di qualche altro strano animale surrogato? C'è di che dubitarne se questa è la pubblicità del prodotto. Diffidate".

La rete si è quindi divisa tra molti, moltissimi utenti che hanno manifestato sostegno alla Centrale del Latte bresciana e chi invece fa fatica a digerirla: "Se qualcuno vi scrive che non comprerà più i vostri prodotti, li acquisterò io - scrive un utente su Facebook - Sia perché il vostro latte è buono, sia perché la campagna pubblicitaria è bella e il nuovo formato è un vero colpo di genio. Tanti si sono invece detti "disgustati" per uno spot definito "di cattivo gusto", "triste" e "altamente non digeribile".

Tra questi c'è anche Mario Labolani, ex assessore di centro destra del comune di Brescia, che su Facebook ha etichettato come "aberrante" la campagna pubblicitaria. "Da oggi non compro più niente della Centrale del Latte di Brescia - commenta - Pensare di pubblicizzare i loro prodotti con il manifesto di uomini truccati da donna è aberrante. Anzi andrebbero rimossi i responsabili visto che la proprietà è del Comune di Brescia".

Dal canto suo, l'azienda bresciana ha spiegato in un commento apparso su Facebook che "il ragazzo truccato è lo zio della bimba che si è prestato a un momento di gioco insieme alla nipotina, niente di più". Quanto allo slogan "Nuovi formati della famiglia", la Centrale del Latte di Brescia sostiene che "il gioco della metafora è volutamente legato a una famiglia rappresentata da uno zio single" e "insieme agli altri due soggetti della campagna, che rappresentano una coppia giovane non sposata e dei nonni con il figlio dall'altra parte del mondo".

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