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32 morti e 110 feriti, cinque anni fa il naufragio della Costa Concordia

13 gennaio 2017 | 11.58
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(Fotogramma)
(Fotogramma)

Venerdì 13 gennaio 2012, ore 21.45. E' in quell'istante di cinque anni fa che inizia il naufragio della nave da crociera Costa Concordia, tra le più gravi tragedie marittime della storia italiana, costata la vita a 32 persone e il ferimento di altre 110.

Salpato dal porto di Civitavecchia per la prima tappa della crociera 'Profumo degli agrumi' nel Mediterraneo, con 4.229 persone a bordo (3.216 i passeggeri, 1.013 i membri dell'equipaggio), il transatlantico urta lo scoglio de Le Scole all'Isola del Giglio, causando l'apertura di una falla di circa 70 metri sul lato sinistro.

E' in quel momento che la nave si arena sullo scalino roccioso del basso fondale di Punta Gabbianara, a nord di Giglio Porto. A portare la nave fin lì la volontà del comandante Francesco Schettino, deciso a passare sotto costa per fare il cosiddetto 'inchino', cioè il saluto agli abitanti dell'Isola, tradizione in tante navi da crociera. La Concordia passa a 0,28 miglia marine dalla costa, circa 518 metri.

Le immagini del naufragio della Guardia di Finanza:

Lo scafo inizia a imbarcare acqua e a bordo si verifica il black out. Dopo 27 minuti dall'urto, la capitaneria di porto di Livorno si mette in comunicazione con la Costa Concordia su avviso di un parente di un passeggero per assicurarsi del loro stato, dopo che i carabinieri di Prato avevano avvisato la capitaneria stessa di aver ricevuto una telefonata richiedente informazioni sullo stato delle cose.

La Costa Concordia vista dal drone

Subito dopo l'urto, l'allora 51enne Schettino, sostiene di aver deciso di invertire la rotta per ruotarla e farla arenare sul basso fondale, facendola incagliare sulla scogliera davanti Punta Gabbianara. I locali dei motori sono invasi dall'acqua. Alle 22.14 la Capitaneria di Porto rintraccia la Concordia e chiama a bordo: dalla plancia rispondono che è solo un black-out, in corso da circa 20 minuti e sostengono che risolveranno il problema a breve.

L'interno della nave da crociera dopo il recupero

Poco più di 40 minuti dopo, alle 22.58, viene dato l'abbandono nave e soltanto alle 4.46 del mattino del 14 gennaio la Gdf comunica che a bordo ci sono solo soccorritori e che i passeggeri sono stati tutti evacuati. Il complesso recupero del relitto, trasportato dall'Isola del Giglio a Genova per essere poi demolito, è avvenuto solo due anni più tardi.

Il recupero della Costa Concordia in time laps

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