Le quattro scosse di terremoto di ieri hanno colpito anche l'intensa attività scientifica dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Infn. "Non abbiamo avuto danni ma la struttura è chiusa anche se gli scienziati continuano a lavorare da remoto sotto il diretto controllo del direttore Stefano Ragazzi" riferisce all'Adnkronos Roberta Antolini, responsabile delle relazioni esterne Lngs.
Nelle viscere della montagna "i laboratori sotterranei sono attivi ed il lavoro di molti ricercatori stanno continuando da remoto sotto il continuo controllo del direttore Stefano Ragazzi, a sua volta evacuato" spiega Antolini. La struttura è stata chiusa dal Prefetto come tutti gli enti pubblici della zona.
"Siamo isolati sotto due metri di neve ed i laboratori esterni sono chiusi e quasi inaccessibili, ma nei sotterranei, dove ci sono circa 15 grandi esperimenti di cui alcuni in presa dati diretta ed altri in fase di test, il lavoro procede via computer. Non sono esperimenti che possono essere spenti ma viene garantito il servizio di guardiania ed il controllo antincendio" sottolinea.
Nei laboratori del Gran Sasso attualmente sono attivi oltre mille ricercatori, d i cui la metà stranieri e provenienti da 32 Paesi del mondo.