Una nottata senza sosta per le squadre di soccorso a scavare, con tenacia ma anche con speranza, in mezzo alla neve della slavina che mercoledì pomeriggio ha travolto l'Hotel Rigopiano , una struttura moderna a 1200 metri di quota nel cuore del Parco nazionale del Gran Sasso. Finora le vittime accertate sono due, mentre resta ancora incerto il numero dei dispersi, che comunque dovrebbero essere una trentina tra personale e ospiti dell'hotel.
Intanto ci si interroga sulle cause che potrebbero aver determinato la slavina e sul ruolo che potrebbero aver esercitato le scosse sismiche degli ultimi giorni. Sulla vicenda il pm di Pescara Andrea Papalia ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. Già nella giornata di ieri gli investigatori hanno ascoltato come testimone Giampiero Parete, uno dei superstiti della valanga. Molto probabilmente, non appena le operazioni di ricerca delle persone sarà completata, la struttura sarà posto sotto sequestro. Si cerca di capre tante cose, a cominciare, forse, dalla scelta di localizzare la struttura in quel posto che in tanti in queste ore hanno definito "completamente esposta".