"L'importante è avere la coscienza a posto, e io ce l'ho. Tutto il resto, le polemiche di questi giorni, non m'interessa". Così in un colloquio con il quotidiano 'La Repubblica' la funzionaria della Prefettura di Pescara che mercoledì 18 scorso prese la telefonata di allarme sull'Hotel Rigopiano e che ieri è stata ascoltata in questura.
"Mercoledì ero appena rientrata in ufficio da una malattia. Prima è scoppiata l'emergenza neve, poi quella del sisma. C'era bisogno di gente nell'unità di crisi e ho dato la mia disponibilità - spiega ancora -. Il mio compito - precisa - era rispondere alle chiamate dall'esterno. Nella sala operativa eravamo in tanti, non c'ero solo io. Ci saranno modi e tempi per chiarire tutto".