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Medicina: Merck premia l'innovazione hi-tech contro la sclerosi multipla

28 febbraio 2017 | 15.23
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Guanti con sensori per la diagnosi del danno funzionale della mano e videogiochi per la riabilitazione motoria: sono i due progetti innovativi vincitori della prima edizione del Premio Merck in neurologia, durante il convegno 'Innovazione tecnologica e salute: videogames e wearable devices per il paziente con sclerosi multipla', che si è tenuto a Milano a Palazzo Giureconsulti. L'iniziativa, patrocinata dalla Società italiana di neurologia (Sin), è dedicata alle nuove tecnologie e all'approccio multidisciplinare, con lo scopo di migliorare la gestione clinica e la vita dei pazienti con sclerosi multipla.

Il primo progetto vincitore - dell'équipe di Maria Pia Sormani, Dipartimento di Scienze della salute, università degli Studi di Genova - è un guanto con sensori per quantificare il danno motorio agli arti superiori, come elemento predittivo della disabilità. E' così possibile misurare la capacità di opposizione delle dita e il relativo movimento in attività eseguite con le mani. L'applicazione è nella riabilitazione funzionale della mano in pazienti con danni neurologici, e in particolare affetti da sclerosi multipla.

"E' possibile - spiega Sormani - misurare vari parametri mentre una persona esegue semplici compiti, come tamburellare le dita seguendo un metronomo o cercando di sincronizzare le due mani. Sono misure finissime, non visibili a occhio (parliamo di millisecondi), ma che si sono dimostrate molto sensibili nel differenziare ad esempio pazienti con sclerosi multipla e disabilità nulla dalle persone sane".

Il secondo progetto - del gruppo di Paolo Confalonieri, neurologo della Fondazione Irccs Istituto neurologico Carlo Besta di Milano - prevede un percorso riabilitativo personalizzato effettuabile a domicilio attraverso l'utilizzo di videogiochi realizzati ad hoc (e utilizzabili con comuni dispositivi commerciali), con i quali il paziente compie specifici esercizi fisici. Una piattaforma informatica collegata registra i dati dell'esecuzione e ne monitora la qualità. "L'utilizzo di questa tecnologia crea un rapporto del tutto nuovo tra il paziente e la malattia - sottolinea Confalonieri - e ci aiuta a coinvolgere i pazienti gestione della propria patologia, sopratutto quelle croniche e con problemi di equilibrio e mobilità motoria, e abbiamo notato che si ottengono risultati inaspettati".

I due progetti sono stati valutati come migliori dalla commissione giudicatrice del Premio sulla base dei criteri di innovatività, impatto sulla gestione clinica del paziente, ripercussioni in termini di qualità di vita e di convivenza con la malattia, fattibilità e applicabilità nella pratica clinica.

"L'innovazione tecnologica risulta sempre più funzionale per migliorare la gestione clinica del paziente con sclerosi multipla - commenta Leandro Provinciali, presidente della Sin e presidente della commissione giudicatrice del Premio Merck - ed entrambi i progetti premiati sviluppano soluzioni che supportano il neurologo nella gestione clinica della malattia, in un’ottica di lungo periodo".

"In particolare - precisa l'esperto - questi progetti potenziano l'attività del neurologo, migliorando la connessione tra i diversi interlocutori e semplificando i processi, con un impatto positivo a lungo termine sulla qualità di vita dei pazienti con sclerosi multipla".

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