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Frosinone: pianista jazz Danilo Rea apre l'Anno all'Accademia di Belle Arti

06 marzo 2017 | 07.29
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Frosinone: pianista jazz Danilo Rea apre l'Anno all'Accademia di Belle Arti

Le note del pianista jazz Danilo Rea, musicista di grande talento la cui musica è apprezzata da un pubblico vastissimo anche al di là dei confini di una ristretta cerchia di cultori, hanno aperto l'anno 2016/17 dell'Accademia di Belle Arti di Frosinone. A Rea è stato conferito il diploma Accademico di Secondo Livello Honoris Causa in Nuove Tecnologie dell'Arte per il profondo l'impegno profuso nel diffondere l'arte della musica.

L'inaugurazione dell'Anno Accademico rappresenta l'opportunità di delineare pubblicamente gli obiettivi non solo dell'offerta formativa , messa a punto per rispondere alle necessità del territorio, legate alle professioni emergenti nel campo delle arti visive e della progettazione artistica, ma anche e soprattutto per evidenziare l'importanza del proprio ruolo istituzionale, come promotore di incontri, confronti con l'arte e la sua complessità attraverso una ricca serie di iniziative culturali, disegnate per offrire a tutti i partecipanti riflessioni sull'importanza degli strumenti di comunicazione, in una società sempre più globalizzata, e per indicare direzioni di approfondimento e crescita.

Alla cerimonia sono intervenuti il direttore generale del ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Maria Letizia Melina, il direttore dell'accademia di Belle Arti di Frosinone Luigi Fiorletta nonché il Sindaco, Nicola Ottaviani, il Prefetto Emilia Zarrilli e il presidente della provincia di Frosinone, Antonio Pompeo.

"Ascoltare Rea è stato emozionante - ha detto Melina all'Adnkronos - è stato inebriante, sembra come di entrare in una bolla di sapone, ogni nota sembra scivolarti sulla pelle. E' un grande talento di livello internazionale originario di questo territorio. Ed è la prova che l'accademia non è soltanto pittura, scultura o design, ma è qualcosa che si deve fondare con tutte quelle che sono le altre arti. Deve essere un tutt'uno per dare i veri valori della vita che spesso vengono dimenticati".

Anche per lo stesso Rea è stata "una grandissima emozione suonare e ricevere questa prestigiosa onorificenza - ha detto - soprattutto in questa terra che mi è tanto cara. Suonare il jazz è libertà assoluta, partire senza sapere con quale brano e dove ti porterà il filo della musica attraverso una regia istantanea: il musicista diventa regista di se stesso e cerca di costruire qualcosa di speciale che arrivi a chi ascolta, è tutto cuore e la tecnica è il mero mezzo per esprimersi".

Grande soddisfazione è stata espressa dal direttore dell'accademia Fiorletta. "Dirigere l'accademia è un bell'impegno e lo faccio con grande passione - ha evidenziato - e tutto viene fatto per gli studenti per dare loro l'opportunità di incontrare e confrontarsi con i grandi. E' stato un onore avere qui Rea, un amico, sono particolarmente orgoglioso di aver dato la possibilità di ascoltare la sua musica ai nostri studenti e alla città".

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