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8 Marzo: progetto 'Innamorati di Te', avvocati e medici parlano di violenza e femminicidio

07 marzo 2017 | 18.14
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8 Marzo: progetto 'Innamorati di Te', avvocati e medici parlano di violenza e femminicidio

Il tour nazionale “Innamòrati di te", promosso da Codere Italia è arrivato a Lecce per la sua quinta tappa alla vigilia della festa della donna. All’incontro di oggi sono intervenuti esponenti delle forze dell’ordine, avvocati penalisti, rappresentanti di associazioni locali, medici, psicoterapeuti ed esperti della materia, con l’obiettivo di confrontarsi e riflettere su temi come il femminicidio, la violenza fisica e psicologica.

Maurizio Scardia, Medico Anestesia e Rianimazione, Direttore DEU 118, Asl Lecce ha spiegato che “spesso accade che il primo ad affrontare un evento in cui viene soccorsa la vittima di una violenza di genere sia il soccorritore del 118, che si trova di fronte una persona in atteggiamento difensivo e poco collaborante. La donna ha grande paura del contatto con chiunque e presenta reazioni scomposte, nervose e con un atteggiamento di autoprotezione con le braccia chiuse e il capo chino”.

E' intervenuta anche Valeria Pastorelli, Vice Prefetto aggiunto di Lecce esprimendo soddisfazione per l'evento. "Contrastare la violenza è il compito primario di ogni società che si proponga la piena tutela dei diritti fondamentale delle persone e l’educazione del rispetto reciproco. - ha detto - La violenza sulle donne è un fenomeno sociale ingiustificabile che attecchisce ancora in troppe realtà. La scuola e le altre attività in cui si esplica la crescita della persona devono essere in prima fila contro ogni tipo di violenza, pregiudizio e discriminazione. L’arma per contrastare la barbarie che discrimina le donne è la cultura, la cultura della comprensione e del dialogo, ma anche la cultura che permette di accettare il valore delle diversità e dell’integrazione all’interno della nostra società".

"Un paese che discrimina le donne è meno civile meno moderno meno coraggioso, un paese che accetta la violenza è un paese che rinuncia al proprio futuro. Normativamente dei passi in avanti si stanno facendo, - ha evidenziato Pastorelli - il 17 gennaio di questo anno è stato approvato nell’aula del Senato la proposta di istituzione di una commissione monocamerale d’inchiesta sul fenomeno del femminicidio e su ogni forma di violenza di genere. La commissione sarà composta di 20 membri ed ha il compito di indagare il fenomeno e verificare l’attuazione delle leggi e delle misure messe in campo fino ad ora oltre che di fare delle nuove proposte".

"Ritengo che la sinergia tra le forze dell’ordine, i centri anti violenza, le ASL, il 118 la scuola e i tribunali deve essere sempre continua per prevenire, per reprimere e combattere il dilagare di questo fenomeno. A tal proposito ricordo che nel 2013, in Prefettura a Lecce, - ha concluso - è stato sottoscritto un protocollo d’intesa per la promozione di strategie condivise e finalizzate alla prevenzione e al contrasto al fenomeno delle molestie, delle violenze di genere e discriminazioni sui luoghi di lavoro. La prefettura è parte attiva nello sviluppo di azioni di informazione e sensibilizzazione”.

Un’importante testimonianza è arrivata da Carmela Scippa Stefanizzo dell’Associazione non profit Soroptimist Lecce: “Uno dei progetti portati avanti dalla nostra associazione è ‘Una stanza tutta per sé’, un luogo sereno ed accogliente nel quale le donne vittime di abusi e violenze possono raccontare la loro storia, con tranquillità e senza paura. In Italia sono state realizzate circa 50 stanze per l’ascolto, e dove tale realizzazione non è stata possibile, si sono dotate le Forze dell’ordine di postazioni mobili. L’attività che svolgiamo – conclude – da un punto di vista giuridico potremmo qualificarla come un vero e proprio esempio di sussidiarietà, come previsto dall’art.118 comma terzo della Costituzione”.

Infine è intervenuta Imma Romano, Responsabile Relazioni Istituzionali di Codere Italia. “Codere Italia da sempre dedica parte della sua attività al sociale, in particolare nei territori in cui è presente con le Gaming Hall. Sensibilizzare l’opinione pubblica su argomenti di stretta attualità, come la violenza sulle donne, - ha detto - è un dovere per chi opera, come noi, per conto dello Stato, e ci facciamo volentieri carico della responsabilità di informare i nostri clienti, uomini e donne”.

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