a cura della redazione web
Metro chiuse, treni cancellati e traffico in tilt. Lo sciopero generale indetto dai sindacati di base in concomitanza con la 'Festa della donna' è iniziato solo da qualche ora ma già sta provocando disagi e malumore tra i pendolari in balia del caos. A partecipare alla mobilitazione nazionale, lanciata a livello globale dal 'Movimento internazionale delle donne', sono alcuni dei lavoratori di settori pubblici e privati ma sembra che sia l'assenza di autisti e ferrovieri a creare i maggiori disagi per i cittadini.
Il personale delle Ferrovie dello Stato nonché quello di Italo hanno infatti aderito allo sciopero provocando non poche difficoltà a coloro che oggi devono spostarsi in treno. Le stazioni italiane non si presentano infatti nel modo migliore: pendolari accalcati lungo i binari mentre i tabelloni segnano mezzi in ritardo o cancellati. Molti i problemi riscontrati anche dai pendolari romani: metro chiuse, traffico in tilt e pochi bus in ritardo e stracolmi. Situazione più sostenibile invece a Milano dove l'azienda di trasporto locale Atm ha garantito un servizio regolare.
Nel frattempo il malcontento si è rapidamente propagato anche sui social dove viaggiatori in preda al nervosismo hanno lamentato problemi e perdita di tempo. "#Sciopero per aiutare le donne che crea disservizi che danneggiano principalmente le donne", è lo sfogo di una utente, "Grazie #atac e #trenitalia lo so che lo fate per rendermi questa giornata più indimenticabile", è la battuta ironica di un'altra. E ancora, c'è chi sostiene che "lo #scioperodelledonne non combatte la violenza" e "crea solo disagi a pendolari e turisti" e chi propone a Trenitalia di "regalare biglietti a tutti le donne". Infine, c'è chi tenta di smorzare i toni svelando "un segreto: uno #sciopero che non crea disagi non è uno sciopero".
