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Igor è braccato: trovate tracce del killer

13 aprile 2017 | 10.31
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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C'è corrispondenza tra il sangue del killer rinvenuto all'esterno del locale di Riccardina di Budrio dove, lo scorso primo aprile, è stato ucciso il barista Davide Fabbri, e quello prelevato all'interno del Fiorino, utilizzato dall'omicida della guardia volontaria Valerio Verri.

Il responso arriva dagli accertamenti irripetibili eseguiti dai Ris ma è il vaglio delle impronte digitali, isolate nel corso delle indagini, a dare la certezza della presenza di Igor Vaclavic alias Norbert Feher sui luoghi del delitto.

Le impronte corrispondono infatti con quelle contenute nelle banche dati delle forze dell'ordine che identificano il killer associandolo con i diversi alias da lui utilizzati: sia il sangue che le impronte trovate sui luoghi degli omicidi apparterrebbero quindi a Igor, alias Norbert, che ha agito senza complici durante i due crimini.

E continua la caccia al killer. Sono state trovate delle aree, ieri sera, in cui il fuggitivo ha di recente trascorso del tempo per riposare. A confermarlo il capitano Stefano Biasone, ufficiale dei paracadutisti del Tuscania.

Sono circa un migliaio le forze dell'ordine che braccano Igor-Norbert che, però, conosce il territorio a menadito: si va avanti ad oltranza. Le ricerche continuano a concentrarsi nella 'zona rossa', l'area palustre che incrocia le province di Bologna, Ferrara e Ravenna. Gli investigatori sono convinti infatti che il serbo sia ancora nell'area a nord di Molinella. Ieri, a riprova di questa ipotesi, vicino a dove era stato avvistato il killer l’ultima volta, fra Marmorta e Campotto, sono state trovate delle tracce fresche del latitante.

Il fuggitivo sarebbe ferito, come dimostra anche il kit di pronto soccorso trovato dentro il Fiorino, insieme a due numeri di telefono scritti su un bigliettino che gli inquirenti stanno controllando per capire se sono del proprietario del furgoncino o del killer. Confermata anche la notizia della sparizione di una piccola imbarcazione dall’imbarcadero di un agricoltore, utilizzata per piccoli spostamenti nel labirinto dei canali della zona. Un fatto che ha fatto supporre agli inquirenti che Igor si nasconda nei canali e si muova di notte, aiutato probabilmente da conoscenze.

Intanto Marco Ravaglia, l’agente della Polizia Provinciale di Ferrara che si trovava insieme a Valerio Verri, e che è stato raggiunto da tre colpi esplosi dal killer e ricoverato al Bufalini di Cesena, ha subito il terzo intervento chirurgico per estrarre uno dei proiettili che l'ha colpito alla spalla. L'operazione si è conclusa positivamente.

L'agente è stabile, in prognosi riservata, nel reparto di rianimazione. Il 53enne dovrà subire un quarto intervento ma sta reagendo bene e si trova ormai fuori pericolo. Non appena sarà in grado di parlare, il pm Ciro Alberto Savino lo raggiungerà per raccogliere la sua testimonianza sul killer serbo.

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