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La denuncia

Ciampino, musulmana rifiuta di togliersi il velo ai controlli: "Io discriminata"

15 aprile 2017 | 13.33
LETTURA: 6 minuti

(fermo immagine dal video)
(fermo immagine dal video)

"Sono una donna musulmana che indossa il velo, non una terrorista". Inizia così il lungo sfogo postato sui social da Aghnia Adzkia, una studentessa indonesiana in viaggio da Roma verso Londra che ha raccontato di essersi sentita discriminata e trattata "in modo indecente" dagli addetti ai controlli dell'aeroporto di Ciampino dopo essersi rifiutata di togliere il velo per sottoporsi ai controlli di sicurezza.

"Sono rimasta scioccata - spiega nel post la studentessa - Gli addetti ai controlli dell'aeroporto di Ciampino mi hanno tratta in modo indecente, chiedendomi mi togliere l'hijab. 'Perché dovrei toglierlo?' ho chiesto e mi è stato risposto che era per motivi di sicurezza. Così li ho invitati a mostrarmi un documento legale o una legge che li autorizzava a verificare cosa avessi sotto l'hijab. Mi hanno chiesto di seguire una donna in una stanza. Per me non si trattava di non voler mostrare i capelli o la testa, ma era una questione di diritti e di dignità umana".

Nel filmato caricato in rete si vede un'addetta ai controlli dello scalo romano mentre spiega ad Aghnia perché deve togliersi il velo: "Non è sicuro, non sei sicura - le spiega l'addetta in inglese - Potresti nascondere qualcosa sotto il velo. E se non lo togli non sappiamo se hai qualcosa dentro. Non sei sicura per noi". La studentessa ha quindi insistito, pretendendo spiegazioni. A quel punto, la donna racconta che le è stata mostrata una lettera scritta in italiano, che non riusciva a capire. "Invece di tradurmi la lettera, l'addetta ai controlli ha continuato a dirmi che dovevo recarmi in una stanza per i controlli - racconta - Così le ho chiesto di darmi la lettera per farmela tradurre da una mia amica italiana, ma si sono rifiutati di e sono stata allontanata dalla sicurezza".

"Un agente di sicurezza di sesso maschile mi ha trascinata fuori dalla zona controlli in maniera indecente - spiega ancora la donna - ha preso la mia borsa senza chiedermi il permesso e mi urlato di rimanere tranquilla. Il modo in cui mi hanno trattato ha dimostrato che non rispettano le donne musulmane che indossano il velo". Dopo aver perso il volo, Aghnia ne ha prenotato un altro all'aeroporto di Fiumicino. Ma stavolta, quando le è stato chiesto di togliersi il velo per i controlli, non ha rifiutato. "Volevo dimostrargli che non avevo nulla da nascondere e che non sono una terrorista - ha spiegato la donna al 'Daily Mail' - A due suore che indossavano il velo non è stato chiesto di toglierlo. Questo è quello che chiamate rispetto?".

Le norme di sicurezza in aeroporto prevedono che, su richiesta degli addetti ai controlli, chiunque abbia il viso coperto da un capo che non lo rende identificabile, debba rimuoverlo. Un portavoce dell'aeroporto romano ha replicato: "Quello che è accaduto alla signora Aghnia Adzkia riguarda il rispetto delle procedure di sicurezza. Quando la passeggera ha passato i controlli del metal detector è scattato un allarme ed era quindi necessario effettuare ulteriori controlli. Per questo motivo il nostro staff le ha chiesto di recarsi in una stanza privata, dove le sono stati controllati la testa e il copricapo, come è richiesto dalle leggi europee e nazionali, il cui scopo è garantire la sicurezza e la convivenza civile. Siamo veramente dispiaciuti che la passeggera abbia vissuto un'esperienza negativa a Ciampino ma ribadiamo che quanto accaduto è del tutto estraneo a qualsiasi forma di discriminazione".

I AM A MUSLIM HIJABI, NOT A TERRORIST! I was shocked to witness how Italian airport security officers in Roma Ciampino have treated me indecently, asking me to take my hijab off for security checking as I was getting ready to take a flight to London on SUNDAY. “Why should I take off my hijab?” I asked. They replied it was for the security reasons. However, I wasn’t prepared to trust them unless they gave could cite me a law or provide me with a legal document that proved paper saying they were authorised to have to check what is underneath of my hijab. To make it clear, they asked me to follow one lady to a private room to checking my hijab. But for me, this is not just about whether I want to show my head/hair or not (albeit in front of a lady). This is beyond that: it is a matter of human dignity and rights. For what reason were they asked me to take off my hijab? I have argued with a female security lady officer about the law and she showed me a letter in Italian in which I did not understand. Instead of translating the letter for me, she continued to insist I went to a room for checking. I asked the security officer to give the letter to my Italian friend to translate it to me, because I trusted her. The officer refused and then asked her colleague to drag me out of security. I didn’t even have one minute to call my friend to ask her to translate the letter. A male security officer dragged me out of the security checking area in an indecent way (he took my bag without asking my permission and shouted at me to be quiet). I tried to negotiate again with them about the legality of the check but the lady just shouted to me, “I’ve shown you, if you do not know Italian language…You can’t touch me, You are not safe. You could hide something in your hair. If you don’t take it off, we do not know if there’s something inside, okay? You are not safe for us.” The way they treated me has shown that they do not respect a Muslim female wearing the hijab. I have decided not to take the flight since it was already late for boarding...(for the full story, go to my bio) #xenophobia #muslimhijabi #hijab #muslim #rome #italy #london #racist #uk

Un post condiviso da Aghnia Adzkia (@aghniaadzkia) in data:

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