Nuove barricate e blocchi con materiale di fortuna sono stati eretti nella notte a San Basilio località di San Foca di Melendugno, in provincia di Lecce, nella quale si trova il cantiere della Tap (Trans Adriatic Pipeline), il gasdotto che trasporterà il gas naturale dall'Azerbaijan all'Italia il cui approdo è contestato da forze ambientaliste e enti locali. Circa 30-40 gli attivisti che hanno trascorso la notte al presidio contro l'espianto degli ultimi ulivi dell'area dove è prevista la costruzione del microtunnel.
Secondo quanto riferiscono fonti di polizia sono stati scardinati altri pannelli di orsogrill della recinzione (la parte in alto, più facilmente rimovibile) e sono state lanciate pietre contro la vigilanza privata della società Tap.
Dopo la sentenza di ieri del Tar Lazio, favorevole alla società, gli espianti sono ancora fermi. Sul posto sono presenti le forze di polizia. Non ci sono stati momenti di tensioni tra queste ultime e i manifestanti. Secondo quanto riferisce la società la zona "al momento è raggiungibile solo a piedi".
"La sentenza del Tar sulla Tap dice quello che noi abbiamo sempre detto: che le cose da un punto di vista amministrativo sono state fatte sempre con la massima correttezza". Così il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti a margine dell'inaugurazione del Villaggio per la Terra a Roma. "Fare le cose correttamente da un punto di vista amministrativo vuol dire aver rispettato tutte le regole che ci sono e quindi aver dato le maggiori garanzie ambientali possibili", aggiunge Galletti.