Si rinnova domani a Cocullo (Aq) una delle più antiche e singolari tradizioni folcloristiche abruzzesi: la 'Processione dei serpari' in onore del patrono San Domenico, che protegge contro il morso dei serpenti e che ha il potere di guarire le malattie dei denti.
Per l'occasione Cocullo, piccolo borgo dell'Abruzzo interno che conta poche centinaia di abitanti, viene preso letteralmente d'assalto da migliaia di fedeli e curiosi. Quest'anno i treni speciali organizzati dalle Ferrovie saranno almeno una decina. Dopo la funzione religiosa la statua del Santo, ricoperta da guizzanti serpenti vivi, viene portata in processione per le strade del paese. La statua è preceduta da sacerdoti e da quattro ragazze in costume che recano 'i ciambelli', tipici dolci locali preparati per l'occasione.
Secondo gli studiosi di tradizioni popolari, alla manifestazione, di chiara derivazione pagana, vengono collegati usi e credenze antichissime. Una di queste ricorda il culto della dea Angizia, divinità dei Marsi e al suo potere taumaturgico di guarire dal morso dei serpenti velenosi.
Un'altra usanza del paese è legata al suono della campanella della chiesa. Molti fedeli provano a tirare la corda con i denti, perché questi si conservino sani o guariscano grazie a San Domenico.