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Alitalia, cosa bolle in pentola

08 maggio 2017 | 10.45
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Inizia oggi in Commissione Trasporti l'esame del decreto-legge n. 55 del 2017, con cui il Governo stabilisce le 'Misure urgenti per assicurare la continuità del servizio svolto da Alitalia S.p.A.', dopo aver nominato un collegio commissariale composto da Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari. Nello specifico, il provvedimento prevede la concessione di un finanziamento di 600 milioni di euro, il cosidetto prestito ponte della durata di 6 mesi "da utilizzare per le indilazionabili esigenze gestionali della società stessa e delle altre società del gruppo sottoposte alla procedura di amministrazione straordinaria".

L'obiettivo è proprio quello di garantire continuità aziendale assicurando i servizi fondamentali e i diritti di coloro che hanno già acquistato i biglietti. Alitalia ha "4,9 milioni di prenotazioni in piedi e trasporta 2 milioni di passeggeri al mese", ha spiegato il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, sottolineando con questi numeri gli "impatti pesantissimi" che avrebbe comportato la scelta di lasciare a terra gli aerei della compagnia. Ma non c'è solo la regolare programmazione dei voli in gioco nell'ennesima crisi di Alitalia.

Ancora più incerto è il futuro dei dipendenti, con il rischio di ulteriori esuberi e taglio degli stipendi. "Il tema è stato rinviato e non eliminato", ha spiegato il neo commissario di Alitalia, Luigi Gubitosi, rispondendo a chi gli chiede se la soluzione che si profila possa essere peggiore rispetto a quella prevista dal piano bocciato dal referendum dei lavoratori. La soluzione non sarà "indolore", ha aggiunto il top manager, ponendo l'accento sulla necessità di "lavorare subito sul clima interno ricreando fiducia tra i lavoratori".

Dipende tutto da come verrà gestita la situazione dal collegio commissariale e dai tempi necessari per poter aprire ai potenziali acquirenti. L'orizzonte di più lungo termine è infatti quello di arrivare al matrimonio con una compagnia aerea. Ma "se si vuole un partner", sottolinea Gubitosi, "l'azienda deve essere appetibile, efficiente, deve essere un'azienda che vola". Ciò vuol dire, in pratica, che la compagnia deve avere un bilancio sostenibile, con tutti i capitoli di spesa sotto controllo, a partire da quello del personale.

Oltre alla revisione dei contratti in essere e il rilancio industriale della compagnia è dunque necessario toccare il nodo del costo del lavoro, uno dei temi più delicati al momento sul tavolo. Per questo motivo i tre commissari straordinari di Alitalia hanno convocato i sindacati per il 10 maggio prossimo. Un incontro urgente durante il quale le sigle sindacali intendono chiedere l'eliminazione degli sprechi per evitare i tagli del personale. "E' possibile salvare e sviluppare" Alitalia con scelte oculate e senza la necessità di tagliare salari e personale, ha riferito in una nota il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi. In che modo?

"Eliminando i sovraccosti rappresentati dai contratti di fornitura per servizi di manutenzione per almeno 40 milioni di euro; rinegoziando i contratti di leasing che rappresentano un sovraccosto di almeno 56 milioni di euro; ritornando al precedente sistema di prenotazione e acquisto biglietti, più funzionale e meno costoso (88 milioni di euro); eliminando, infine, la pazzia di un contratto di assicurazione sul prezzo del carburante che lo fissa di oltre 20 dollari a tonnellata in più del reale prezzo di mercato con un aggravio di almeno altri 130 milioni, l'azienda è in grado di ripristinare l'equilibrio di bilancio, visto che nel 2016 ha registrato un ebit negativo di 336 milioni di euro", spiega Tarlazzi.

"Alitalia è un'azienda che in tanti anni è stata più volte riorganizzata e ristrutturata", ha commentato il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan, "l'incapacità manageriale del passato è sotto gli occhi di tutti basta vedere i risultati. Dobbiamo cambiare impostazione e dare una fisionomia ad Alitalia di grande azienda di trasporto internazionale. Su questo invito i commissari a lavorare". Alitalia, ha aggiunto, "è un'azienda importante per il nostro Paese, è un biglietto da visita dell'Italia nel mondo ma è anche un'azienda che tra occupazione diretta e indotto rappresenta oltre 20mila lavoratori quindi è importantissimo un rilancio. E' importantissimo che i commissari immaginino un piano industriale che deve avere alleanze e partnership forti".

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