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Obama innamorato dell'Italia: "Tornerò"

09 maggio 2017 | 11.27
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(Fotogramma) - AFP
(Fotogramma) - AFP

Prima una visita al Cenacolo vinciano presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie, accompagnato dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, poi il discorso in Fiera Milano a Seeds&Chips - The Global Food Innovation Summit. Questo il programma della seconda giornata di visita dell'ex presidente americano Barack Obama a Milano.

Dopo aver lasciato l'albergo, il Park Hyatt, dietro il Duomo, l'ex presidente Usa è stato accolto dal ministro Franceschini davanti al Cenacolo vinciano, dal quale è rimasto affascinato.

La visita è durata circa 15 minuti, ed è stata "estremamente piacevole, bellissima" come racconta all'Adnkronos Stefano L'Occaso, direttore del Polo museale lombardo, che questa mattina, insieme a Franceschini, ha accompagnato Obama nel corso della sua visita presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie.

"Prima del suo arrivo - racconta - la tensione era molto forte ma quando è arrivato Obama, grazie al suo carisma e alla sua curiosità e competenza, ogni timore si è allentato". Nel corso dell'incontro "Obama -dice ancora L'Occaso - ha manifestato grande interesse, ha fatto diverse domande pertinenti sul restauro e sulla conservazione dell'opera. Ha dimostrato di essere estremamente preparato".

E' stato proprio Obama, dice ancora L'Occaso, "stando a quanto mi hanno detto, a voler vedere il Cenacolo, così come aveva fatto prima di lui la moglie, Michelle Obama. Ne è rimasto affascinato. Così, al ministro che lo ha invitato a tornare, Barack Obama ha risposto di 'sì' che tornerà. Per me e per tutti noi è stata una grandissima soddisfazione".

L'INTERVENTO DI OBAMA - "Sono felice di potere consegnare le chiavi della città" a Barack Obama ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine di Seeds&Chips.

Al suo ingresso sul palco di Seeds&Chips Obama è stato accolto da un'ovazione. Un ringraziamento a Matteo Renzi, Giuseppe Sala e Letizia Moratti per Expo è stato indirizzato dall'ex presidente Usa nel suo intervento. "Vorrei ringraziare il sindaco Sala per averci accolto e tutto il team di Seeds&Chips. Anche Matteo Renzi e Letizia Moratti e tutti coloro che hanno fatto sforzi perché Expo si potesse realizzare" ha detto, ricordando che "l'ultima Obama che è stata qui era Michelle. E' lei la star che conta di più e vi invia i suoi saluti". Obama ha promesso: "Torneremo tantissimo in futuro in Italia".

"Creare una cultura del cibo che sia più sostenibile e sano" è l'appello lanciato da Obama ricordando gli sforzi negli Stati Uniti per combattere l'obesità compiuti da Sam Kass. "E' riuscito a ridurre il tasso obesità bambini per la prima volta in trenta anni" ha ricordato, facendo presente che combattendo l'obesità "si riducono anche i costi sanitari". Così si possono "incanalare questi soldi e alleviare la povertà in tanti luoghi del mondo". Inoltre, "migliora la salute e migliorano anche le attività economiche e anche il sistema di sicurezza con meno persone obese".

"Grazie ai vostri sforzi, combattiamo malnutrizione e fame. Ci sono dei successi - ha spiegato - le persone malnutrite sono diminuite di 160 milioni. Sono stati attivati microfinanziamenti dei Paesi in via di sviluppo, la riduzione di malattie come il morbillo". "Nessuna popolazione è destinata alla fame o all'aumento delle temperature. Sono problemi creati dall'uomo che si possono risolvere. Mai dire che è troppo tardi, ma quando si parla di cambiamenti climatici ci siamo vicini. Possiamo lasciare un mondo degno dei nostri bambini con meno conflitti e più cooperazione" ha rimarcato l'ex presidente Usa.

"Tanti profughi sono arrivati in Europa - ha poi sottolineato - non solo per fuggire dalle guerre, ma anche a causa delle carenze causate dai cambiamenti climatici. La situazione è destinata a peggiorare, ma possiamo prendere provvedimenti in grado di fare la differenza".

Gli Stati Uniti "devono dare l'esempio al mondo intero ed essere leader nella lotta al cambiamento climatico - ha scandito - Gli Stati Uniti e l'Europa devono dare il buon esempio nel contrasto ai cambiamenti climatici, in particolare ai Paesi emergenti che ci stanno guardando".

Obama ha poi evidenziato che "l'accordo di Parigi è stato un momento di azione collettiva senza precedenti". Certo, "non ha risolto il problema del cambiamento climatico, non ha stabilito standard sufficientemente elevati, ma ha creato una impalcatura, una architettura e un meccanismo attraverso cui ogni anno ogni Paese poteva ridurre progressivamente le proprie emissioni di gas serra".

Sulla politica energetica e ambientale negli Stati Uniti "l'attuale amministrazione ha idee diverse dalle mie, ma sono sicuro che ci sarà un dibattito fruttuoso" ha affermato Obama.

I GIOVANI - "Nei prossimi anni voglio aiutare i giovani che oggi hanno fra i 20 e i 25 anni a lasciare il loro segno nel mondo" ha poi detto Obama spiegando che si dedicherà alla creazione di un'istituzione "per formare la prossima generazione di leader. Ne ho parlato anche con Matteo Renzi, per creare una rete efficace fra Paesi per sostenere i giovani nel mondo della politica, degli affari, del giornalismo o delle Ong".

L'idea lanciata dall'ex presidente degli Stati Uniti è "fantastica" e per la formazione dei leader del futuro "noi daremo una mano con tutto l'entusiasmo che abbiamo" ha detto Matteo Renzi. L'ex premier ha spiegato che "il messaggio è bello e molto grande. Un leader come Obama si mette a disposizione per portare le nuove generazioni a impegnarsi e occuparsi delle cose e a non cedere alla cultura della post verità e delle fake news". Per Renzi è "una sfida affascinante e sono contento che abbiamo scelto l'Italia per presentarla".

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