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Bollo su auto storiche, si paga?

17 maggio 2017 | 08.49
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(Fotogramma)
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Il bollo auto o tassa automobilistica è un tributo locale sul possesso dei veicoli il cui importo viene determinato in considerazione della potenza e dell'impatto ambientale del veicolo. E' quanto scrive l'avvocato Laura Bazzan che, sul sito dell'Unione Nazionale Consumatori Calabria, spiega come non sia "dovuto per veicoli storici quando siano trascorsi almeno 30 anni dalla loro costruzione".

Differenza tra auto storiche e d'epoca. Nel linguaggio comune si tende spesso a confonderli, ma rappresentano due categorie ben distinte. Sono veicoli d'epoca i motoveicoli e gli autoveicoli:

- iscritti in apposito elenco presso il Centro storico del Dipartimento per i trasporti terrestri;

- cancellati dal P.R.A. perché destinati alla loro conservazione in musei o locali pubblici e privati, ai fini della salvaguardia delle originarie caratteristiche tecniche specifiche della casa costruttrice;

- inadeguati nei requisiti, nei dispositivi e negli equipaggiamenti alle vigenti prescrizioni stabilite per l'ammissione alla circolazione che può essere consentita, previo rilascio di specifica autorizzazione dell'ufficio territoriale del Centro storico del Dipartimento per i trasporti terrestri, soltanto in occasione di manifestazioni o raduni autorizzati, limitatamente all'ambito della località e degli itinerari di svolgimento delle manifestazioni o raduni, con foglio di via e targa provvisoria.

Si considerano, invece, veicoli di interesse storico e collezionistico tutti quelli iscritti in uno dei registri A.S.I. (autoveicoli e motoveicoli), Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo (solo autoveicoli), Storico F.M.I. (solo motoveicoli) con la certificazione della data di costruzione e delle caratteristiche tecniche. Tali veicoli rimangono iscritti al P.R.A. e sono ammessi alla circolazione purché in possesso di sistemi, dispositivi, componenti efficienti e conformi alle prescrizioni in materia.

Dopo quanto tempo un'auto può essere considerata storica. Il mero dato temporale non è sufficiente ai fini della configurabilità di un'auto come veicolo storico. La qualifica di veicolo storico, infatti, può essere acquisita soltanto con il rilascio del certificato di rilevanza storica e collezionistica, che costituisce il presupposto per l'iscrizione ai registri A.S.I., F.M.I., Lancia, Alfa Romeo e FIAT. Il certificato attesta data di costruzione, marca, modello e caratteristiche tecniche del veicolo, in sintonia con la scheda diramata dalla casa costruttrice al momento dell'omologazione del modello medesimo e viene rilasciato solo ai veicoli costruiti da oltre vent'anni.

L'esenzione del bollo auto. Si è esenti dal pagamento della tassa automobilistica, spiega l'Unione Nazionale Consumatori, riguarda soltanto i veicoli ed i motoveicoli, a esclusione di quelli adibiti a uso professionale, a decorrere dall'anno in cui si compie il trentesimo anno dalla loro costruzione. Attualmente, pertanto, non opera più l'esenzione di cui all'art. 63 c. 2 L. n. 342/2000, che estendeva tale beneficio anche nei confronti dei veicoli di particolare interesse storico e collezionistico per i quali il termine era ridotto a venti anni.

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