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Modena

"Testo troppo esplicito", è polemica sulla lezione di sesso a scuola

08 giugno 2017 | 14.10
LETTURA: 3 minuti

(post Facebook Franco Piacentini)
(post Facebook Franco Piacentini)

Un testo che spiega l'orgasmo accompagnato da immagini che raffigurano l'atto sessuale tra un uomo e una donna. Tanto è bastato a far esplodere la polemica nella scuola elementare Sant'Agnese di Modena, dove agli alunni di quinta elementare è stata impartita una lezione di educazione sessuale destinata a suscitare qualche perplessità. Il testo consegnato agli studenti che descrive senza metafore e giri di parole come "Amarsi" - riferisce la 'Gazzetta di Modena' - è infatti stato giudicato dai genitori degli studenti "troppo esplicito" per essere rivolto a bambini di 10 anni.

"Quando una donna e un uomo scoprono di piacersi - si legge nel testo scolastico diffuso sui social - desiderano stare insieme, parlano, giocano, fanno passeggiate e vanno al cinema". "Si baciano e si accarezzano per tutto il corpo, esprimono con parole affettuose l'amore che provano", prosegue, prima di spiegare l'orgasmo in maniera approfondita: "Allora il pene dell'uomo diventa grande e duro e la vagina della donna si inumidisce: per tutti e due è molto bello quando la donna fa penetrare il pene rigido dell'uomo nella sua vagina. I due lo fanno muovere avanti e indietro nella vagina e provano un piacere intenso. Sussurrano, ridono felici: sono i rumori che forse qualche volta hai sentito provenire dalla camera di mamma e papà".

Frasi che hanno subito acceso il dibattito sui social. A sollevare i primi dubbi il papà di un alunno coinvolto che, condividendo i documenti della scuola su Facebook, commenta ironico: "Non ho capito se le schede distribuite oggi ad Achille (10 anni) debbano essere il preludio dei compiti delle vacanze". "Effettivamente è un po' forte come scheda", commenta un utente, "questi insegnanti stanno perdendo il senso della misura", scrive polemica una mamma. E ancora, c'è chi propone di "chiedere un parere a uno psicologo" e chi lancia una battuta ironica: "Ma quindi niente più api e fiorellini??". Infine c'è anche chi cerca di smorzare i toni prendendo le difese delle maestre: "Però sono parole semplici e chiare nessun terribile trauma, nessuna volgarità ne l'imbarazzo a dover chiedere a voi genitori e si evita anche il ragazzino più grande che racconta storie mirabolanti".


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