La Procura di Roma si dichiara competente a indagare su Gian Paolo Scafarto, l'ufficiale del Noe sotto inchiesta per falso e rivelazione del segreto istruttorio nell'ambito del caso Consip. Per i pm di piazzale Clodio l'indagine deve restare a Roma e hanno così respinto l'istanza avanzata il 26 giugno scorso dai difensori dell'ufficiale dei Carabinieri che chiedevano la trasmissione degli atti riguardanti il loro assistito alla procura di Napoli, dove è tuttora applicato, o a quella di Firenze, dove ha prestato servizio per un certo periodo di tempo. Gli avvocati di Scafarto potranno ora ricorrere in Cassazione contro la decisione della Procura di Roma.