Il tuo collega è psicopatico? Come scoprirlo

Quanto conoscete i vostri colleghi? Spesso mai abbastanza e mai troppo a fondo per capire che, dietro ad alcuni comportamenti che possono sembrare strani o insoliti, ma non eccessivamente allarmanti, si potrebbe nascondere in realtà una patologia seria come la psicopatia. Ma come distinguere le differenze fra un modo di fare 'particolare' e una vera e propria malattia mentale? Non tutti sanno che esiste una lista creata ad hoc - la Hare Psycopathy Checklist, stilata agli inizi degli anni '90 - che riassume caratteristiche e criteri del disturbo, vera e propria lista di controllo diagnostico per rintracciare insomma i segnali più evidenti. E se ovviamente solo un professionista può formulare una diagnosi, la checklist è comunque un buon indicatore di base per comprendere alcuni aspetti di chi vi siede accanto. A riassumere i punti più importanti della lista, è Business Insider Italia.

- Usano la paura invece del rispetto, hanno un'indole sadica nel motivare gli altri

- Puntano sulla loro capacità di sedurre con le parole e sono maestri nel presentarsi al meglio

- Soffrono di un eccesso di autostima, si sentono al centro dell'universo

- Eccedono nel mostrarsi sicuri anche di fronte a un'evidenza schiacciante

- Sono bugiardi patologici

- Pensano che le regole non valgano anche per loro, disprezzano le norme sociali

- Pensano solo a loro stessi e a quello che vogliono fare, come dei parassiti

- Mistificano, manipolano e ingannano

- Hanno avuto problemi di comportamento già da piccoli

- Simulano le emozioni, ma non le provano

- Hanno obiettivi a lungo termine non realistici, sono cattivi pianificatori e si aspettano che siano altri a fornire le occasioni decisive

- Non hanno rimorsi, non provano sensi di colpa, non fanno caso alle conseguenze delle loro azioni anche se dannose per gli altri

- Sono molto suscettibili e tendono a dare in escandescenze anche quando la situazione è sotto controllo

- Prediligono la promiscuità sessuale e le relazioni brevi

- Sono costantemente annoiati e alla ricerca compulsiva di novità