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Sentinel-2B

Ecco il Vesuvio in fiamme visto dal satellite

13 luglio 2017 | 16.29
LETTURA: 3 minuti

Vesuvio in fiamme visto da Sentinel-2B (Foto ESA)
Vesuvio in fiamme visto da Sentinel-2B (Foto ESA)

Anche i satelliti europei nello spazio catturano le immagini delle fiamme che stanno devastando il Vesuvio. Sentinel-2B, la potente macchina spaziale del programma Ue-Esa Copernicus di osservazione della Terra, ha inviato a terra le immagini scattate il 12 luglio che riprendono le pendici del vulcano partenopeo completamente coperte dal fumo. In una scenografica 'animazione', l'Agenzia Spaziale Europea ha diffuso oggi le immagini in cui si combinano diverse bande di sensori per evidenziare i numerosi incendi separati che hanno colpito l'iconico vulcano del golfo di Napoli e il fumo che 'soffoca' la zona circostante. L'enorme 'sbuffo' di fumo rilevato dai satelliti, "ha portato alcuni a credere che il Vesuvio stesse svegliandosi di nuovo" dopo l'ultima eruzione del 1944, sottolinea l'Esa che ricorda come la storia del vulcano sia stata segnata dalla terribile eruzione del 79 d.C. che cancellò di fatto Pompei.

Il fumo degli incendi di questi giorni "rappresenta la minaccia più grande" ed a costretto la popolazione a lasciare la propria casa ed evacuare, segnala l'Esa dal suo sito internazionale. "Le pendici boscose del Vesuvio fanno parte del Parco Nazionale del Vesuvio, istituito nel 1995 per proteggere il vulcano e l'ambiente circostante. Molti dei boschi sono ormai distrutti" scandiscono gli esperti dell'Agenzia Spaziale Europea. Intanto, sorvolando l'area meridionale dell'Italia, il satellite Sentinel 2-B ha catturato anche altri roghi. La foto-animazione diffusa dell'Esa mostra infatti, insieme alle fiamme sul Vesuvio, un altro incendio e fumo intenso nei pressi di Positano sulla costa amalfitana.

La missione Sentinel-2 si basa su una costellazione di due satelliti identici: Sentinel-2A e Sentinel-2B ed ognuno porta una fotocamera multispettrale ad alta risoluzione che lavora in 13 bande di lunghezza d'onda per una nuova prospettiva sulla terra e sulla vegetazione. La combinazione di nuove capacità spettrali ad alta risoluzione, un campo di visione che copre 290 chilometri e frequenti frequenze di recupero, "fornisce immagini senza precedenti della Terra" indica l'Esa. Le informazioni di questa missione contribuiscono a migliorare le pratiche agricole, a monitorare le foreste del mondo, a individuare l'inquinamento nei laghi e nelle acque costiere e contribuire alla mappatura dei disastri.

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