Sono quattro le ragazzine vittime degli abusi sessuali da parte del titolare 54enne di due centri massaggi del vimercatese, in Brianza. Le giovani, tutte tra i 15 e i 17 anni, dovevano frequentare un luogo di lavoro per l'alternanza con la scuola. Un impegno extra scolastico obbligatorio, che serviva loro per passare all'anno seguente.
Le indagini sono durate circa quattro mesi, a partire da febbraio, e l'ordinanza di custodia cautelare dell'uomo, anche lui del vimercatese, è stata eseguita il 5 luglio.
La prima ragazzina a denunciarlo lo ha fatto dopo una 'tappa' in consultorio: non voleva più andare nel centro estetico a lavorare e i genitori si erano insospettiti. Da qui l'ammissione delle violenze, che avvenivano quasi tutte con la richiesta di massaggi, sempre più spinti, da parte del titolare.
L'uomo - incensurato, con famiglia - dovrà rispondere di violenza sessuale, con l'aggravante di averla esercitata su minori e su persone che lui avrebbe dovuto 'formare'. Gli inquirenti, dal momento che l'alternanza scuola-lavoro dell'istituto per estetisti frequentato dalle vittime durava da tre anni, temono che ci possano essere altre ragazze abusate dal cinquantenne, che adesso si trova in carcere e rischia più di 12 anni di pena.
"L'alternanza scuola-lavoro deve essere commisurata alla capacità di conoscere e giudicare i luoghi e gli ambiti dove lavoreranno i ragazzi", sottolinea il procuratore di Monza, Luisa Zanetti, in conferenza stampa. In questo caso, "le ragazze sono state trovate in uno stato di grave sudditanza psicologica ed è stato difficile ottenere delle dichiarazioni: si sentivano in colpa - racconta - per non essere riuscite a dire di no, volevano coprirlo: una situazione frequente tra le adolescenti".
In un caso, l'uomo aveva portato una delle ragazze a casa, ma tutte le violenze erano avvenute nel centro estetico.