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Il ddl

Truffe agli anziani, pene più severe per chi raggira over 65

24 luglio 2017 | 13.25
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Spesso si intrufolano in casa con la scusa di dover controllare una bolletta, altre volte ci provano con il classico: "Sono un compagno di classe di suo figlio". Questi e altri trucchetti consentono ai truffatori seriali di sottrarre agli anziani soldi, gioielli e altri beni. Ora però i criminali delle truffe potrebbero avere le ore contate. Pochi giorni fa la Commissione Giustizia della Camera ha dato l'ok alla proposta di legge 4130 recante 'Modifiche al codice penale e di procedura penale concernenti i delitti di truffa e circonvenzione di incapaci' e il testo dovrebbe approdare a breve in Aula per l'iter di approvazione.

Il testo, che si compone di 4 articoli e ha come relatore David Ermini, prevede, in sostanza, l'arresto obbligatorio per chi truffa un anziano. In particolare, gli ultrasessantacinquenni. L'art. 1 prevede infatti la modifica dell'articolo 640 del c.p. in materia di truffa "se il fatto è commesso in danno di persona ultrasessantacinquenne".

"Chiunque - si legge nel testo del ddl - con mezzi fraudolenti, induce una persona che versi in situazioni di vulnerabilità psicofisica, in ragione dell'età avanzata, a dare o promettere indebitamente a sé o ad altri denaro, beni o altra utilità, commettendo il fatto nell'abitazione della persona offesa o in altro luogo di privata dimora, all'interno o in prossimità di uffici postali o di sedi di istituti di credito, di luoghi di cura o di ritrovo di persone anziane o di case di riposo ovvero simulando un'offerta commerciale di beni o servizi, è punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro 400 a euro 3.000".

L'articolo 2, inoltre, introduce nel codice penale l'art. 643-ter una limitazione all'applicazione della sospensione condizionale della pena ai condannati per circonvenzione di incapaci e frode in danno di soggetti vulnerabili, subordinata al risarcimento del danno e alla riparazione delle sue conseguenze. La sospensione condizionale, recita il ddl "è subordinata all'adempimento dell'obbligo delle restituzioni e al pagamento della somma liquidata a titolo di risarcimento del danno o provvisoriamente assegnata sull'ammontare di esso, oltre che all'eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato".

Ma non è tutto, perché il reato prevede un'importante aggravante. La pena è aumentata di un terzo "se il fatto di cui al primo comma è commesso con l'utilizzo di strumenti telefonici, informatici o telematici ovvero avvalendosi di dati della vita privata della persona offesa acquisiti fraudolentemente o senza il suo consenso". Gli articoli 3 e 4, infine, prevedono sanzioni più dure per chi compie truffe del genere, come la custodia cautelare in carcere e l'arresto obbligatorio in flagranza (finora facoltativo) dei delitti di circonvenzione di incapace e di frode in danno di soggetti vulnerabili.

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