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Il caso

"Grazie a Dio sono fascista", bufera su maestra

26 luglio 2017 | 15.50
LETTURA: 3 minuti

Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

"Grazie a Dio sono fascista". Sono bastate queste parole a una maestra delle elementari di Rivarossa, nel Canavese, Piemonte, per sollevare un polverone di polemiche e far scattare una segnalazione all'ufficio scolastico regionale e alla polizia postale, che le ha oscurato il profilo Facebook. Ma andiamo con ordine. La 40enne, come riporta il portale direttanews.it, aveva pubblicato alcuni post su Facebook nei quali si vantava di abbracciare l'ideologia fascista.

In una manciata d'ore, le esternazione della donna hanno provocato una serie di reazioni, come quella dell'ex presidente dell'Anpi di Castellamonte (dove insegna la maestra), Federico Morgando, oggi dirigente scolastico dell'istituto nel quale la 40enne ha prestato servizio quest'anno. "Aveva un contratto a termine che ha concluso con la fine dell'anno scolastico - ha detto Morgando - Nel corso dell'anno appena concluso nessun collega e tanto meno genitori sono entrati nel mio ufficio a lamentarsi dei comportamenti e delle lezioni della maestra, perciò come insegnante non ho nulla da imputarle".

Per il sindaco di Rivarossa, Vinicio Milani, le parole usate dall'insegnante sono "un'aberrazione". "Che ci azzecca Dio con le aberrazioni umane? - ha detto - Non nominare il nome di Dio invano, per favore". ha detto sottolineando, tuttavia, che non è il caso "di alzare un polverone su questa vicenda proprio perché la situazione è davvero delicata. Manifestare il proprio pensiero è sempre legittimo e non credo che questa mia concittadina abbia commesso un reato".

"Trattandosi di una maestra - ha quindi spiegato - sono felice che sia arrivata una segnalazione sul tavolo del provveditore. E' giusto che siano loro ad approfondire i fatti. Dal mio punto di vista, però, l'adesione a un'infausta teoria politica come il fascismo, è un'aberrazione". Dal canto suo, prima che le venisse oscurato il profilo social, l'insegnante ha voluto replicare alle critiche pubblicando un lungo post nel quale sosteneva di non rinnegare quanto affermato.

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