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I misteri del cosmo ne 'Le Rivoluzioni dell'Universo' di Giovanni Bignami

04 settembre 2017 | 15.22
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L'astrofisico e Accademico Lincie Giovanni F. Bignami (Foto Fotogramma)  - FOTOGRAMMA
L'astrofisico e Accademico Lincie Giovanni F. Bignami (Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA

A pochi mesi dalla sua prematura scomparsa, Giovanni F. Bignami, uno degli astrofisici italiani più famosi nel mondo e narratore della scienza come pochi altri, ci regala il suo ultimo libro "Le Rivoluzioni dell'Universo" (Giunti editore) che porta "noi umani tra i corpi celesti e gli spazi cosmici", raccontandoci le stelle, i pianeti, parlando di alieni e di che fine farà la vita sulla Terra e l'homo sapiens. Il volume è "in puro stile anticonformista di Nanni" scandisce all'Adnkronos l'astrofisica dell'Inaf Patrizia Caraveo, moglie dello scienziato con il quale ha condiviso un sodalizio umano e scientifico lungo oltre 30 anni. Caraveo presenterà il volume il 18 settembre a Milano, al Museo della Scienza, e presto anche a Roma.

Nanni, come lo chiamavano familiari e amici, con questo libro "ha voluto dare un'idea di come si è evoluta la conoscenza dell'Universo partendo dalla sua idea che l'astronomia va avanti per 'rivoluzioni', cioè per scoperte che ci costringono a ripensare questa scienza che non procede 'passin passino' ma piuttosto a 'balzelloni' e, a volte, un risultato ci costringe a ripensare anche tutta la cosmologia. E questo è il concetto del titolo del libro" spiega la scienziata, direttore dell'Istituto di Astrofisica Spaziale dell'Inaf di Milano.

"E per farti apprezzare questo aspetto -continua Caraveo- il libro inizia parlando dei '5 messaggeri dell'Universo': i fotoni in tutte le declinazioni, i meteoriti che altro non sono che l'Universo che ci viene trovare sotto forma di sassi in giro da 4 miliardi di anni dalla formazione del sistema solare, i raggi cosmici che sono particelle accelerate -protoni, elettroni e tutti gli elementi costruiti dal Sole e dalle stelle- che ci cadono addosso come una pioggia, poi i neutrini e infine le onde gravitazionali".

Per capire l'Universo "bisogna partire da questi suoi 5 messaggeri" aggiunge Caraveo che ha curato la revisione del libro ed è responsabile per l'Inaf del progetto CTA (Cherenkov Telescope Array) per studiare con speciali telescopi da Terra i raggi gamma. Questo è l'inizio del libro e "una volta dati i ferri del mestiere al suo lettore, Nanni ha messo insieme informazioni scientifiche puntuali con racconti e di vita vissuta nostri e di altri scienziati", storie vere "per rendere vivo il libro, come la nostra avventura-epopea sulla stella Geminga" racconta ancora la moglie dell'Accademico dei Lincei con il quale ha condiviso la ventennale ricerca che portò all'identificazione ed alla comprensione di Geminga, la prima stella di neutroni senza emissione radio.

Nel libro, che raccoglie la sfida dell’avventura della conoscenza, lo scienziato e narratore Bignami, inoltre, ha spiegato perché la nostra esistenza non dipende solo dalla capacità di immaginare il futuro ma anche - e, forse, soprattutto - dal desiderio di toccare l’ignoto, l’infinitamente grande. Il volume, ricco di foto mozzafiato e scientifiche dell'Universo, spesso uniche come quella dell'approdo su Titano, affronta anche un intero capitolo sugli alieni, sulla vita extraterrestre. "E' uno dei temi che interessa di più il pubblico" sottolinea Patrizia Caraveo.

Ma Bignami si è spinto anche oltre, guardando al futuro dell'Universo, della Terra e di homo sapiens, a quanto manca alla fine della vita. "E' un passaggio un po' horror, la vita si estinguerà, dovrà andarsene dalla Terra. Quando ho visto questo capitolo ho detto a Nanni: 'Ma ti sei alzato male stamattina?' Ma lui ha voluto così" riferisce la scienziata.

Bignami si è spento improvvisamente a 73 anni, il 24 maggio scorso a Madrid, aveva da pochissimo consegnato il libro al suo editore. "Gli autori dedicano sempre il proprio libro a qualcuno, questo invece -ricorda la moglie- porta le dediche a lui dei suoi figli".

Giovanni F. Bignami ha studiato e raccontato al grande pubblico il cielo visto da terra e dallo spazio. Impegnato nelle più importanti missioni di astrofisica spaziale degli ultimi 40 anni è stato Accademico dei Lincei, Accademico di Francia, paese che gli ha conferito la Legion d’Onore, membro dell’Accademia Russa delle Scienze e, di recente, aveva ricevuto la nomina a Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Tra i molti riconoscimenti ottenuti spicca l’asteroide che gli è stato dedicato: 6852 Nannibignami. Bignami è stato presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, si è impegnato per indirizzare la politica nazionale della ricerca ed è stato il primo italiano a presiedere il Comitato Mondiale della Ricerca Spaziale (COSPAR).

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