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Noemi, il fidanzato: "L'ho uccisa perché voleva eliminare i miei"

14 settembre 2017 | 09.32
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(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

Non sembrano convincere gli investigatori le motivazioni che il 17enne avrebbe addotto durante il lungo interrogatorio di stanotte per spiegare l'omicidio della fidanzata 16enne Noemi Durini, di Specchia, in provincia di Lecce. Il giovane ha ammesso ieri il delitto, a distanza di 10 giorni della scomparsa della ragazza, facendo ritrovare il cadavere in un uliveto di Castrignano del capo.

Secondo quanto riferito dal ragazzo, l'avrebbe uccisa per impedirle di mettere in atto il proposito di eliminare in modo violento la famiglia del presunto omicida che ostacolava la loro relazione. Un rapporto che vedeva contrari peraltro anche i familiari della vittima. Il padre del 17enne è indagato per sequestro di persona e occultamento di cadavere. Anche su questo aspetto sono in corso accertamenti.

Secondo gli investigatori l'omiciido sarebbe avvenuto sul luogo del ritrovamento del cadavere. Il giovane avrebbe riferito di averla uccisa con un coltello subito dopo che è uscita di casa alle 5 del mattino. Gli inquirenti sono convinti, invece, che la ragazza sia stata portata a Castrignano del capo, in località San Giuseppe, in un uliveto dove ieri all’ora di pranzo il giovane ha condotto i carabinieri. Sull'arma del delitto non c'è ancora certezza. Individuare le modalità con cui ha ucciso la giovane non è semplice perché sono passati 10 giorni dalla scomparsa e il cadavere si presentava in avanzata fase di decomposizione.

Indagini e approfondimenti scientifici verranno svolti su alcune piccole tracce, forse di sangue, ritrovate nella vettura del giovane. In un primo momento era stata esclusa la presenza di tracce interessanti nell'automobile.

Gli inquirenti hanno anche un video che dimostra il ritorno a casa della vettura condotta dal giovane, peraltro minorenne, intorno alle 6 del mattino. Quando è uscito dalla caserma di Specchia, al termine dell'interrogatorio, ad attendere il giovane c'era una folla inferocita.

Orlando avvia verifica Procura minori - Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha avviato, a quanto si apprende, tramite l'ispettorato di Via Arenula accertamenti preliminari sulla Procura dei Minorenni di Lecce sul caso dell'omicidio di Noemi.

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