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Sicilia, peschereccio sequestrato da motovedetta tunisina

16 settembre 2017 | 09.20
LETTURA: 3 minuti

(Immagine di repertorio - AdnKronos) - ADNKRONOS
(Immagine di repertorio - AdnKronos) - ADNKRONOS

Un peschereccio di Mazara del Vallo è stato sequestrato nella notte da una motovedetta tunisina mentre si trovava, sembra, in acque internazionali. A darne conferma all'Adnkronos è Giovanni Tumbiolo, Presidente del Distretto Pesca in Sicilia che si sta occupando della vicenda. Il peschereccio 'Anna Madre' si trovava a Sud di Lampedusa quando è stato fermato dalla motovedetta tunisina. Alcuni militari maghrebini armati sono saliti a bordo dell'imbarcazione e hanno rinchiuso il comandante in cabina. Sembra che ora si stiano dirigendo verso la Tunisia, forse Sfax o un altro porto. Secondo i tunisini il peschereccio si trovava in acque tunisine mentre l'armatore dice che era in acque internazionali. Anche la Marina Militare è subito intervenuta con un elicottero. "La stessa imbarcazione è già stata minacciata più volte dalla dogana tunisina", dice Tumbiolo.

"Questo sequestro è un fatto inquietante, non solo. Il capitano del peschereccio è stato praticamente arrestato sotto la minaccia delle armi e rinchiuso in cabina. Un fatto gravissimo", ha commentato all'Adnkronos Nicolò Cristaldi, il sindaco di Mazara del Vallo.

"E' inquietante - dice Cristaldi - perché è lo stesso peschereccio che stava per esser sequestrato già ad agosto. Si ha la sensazione che fosse una caccia ben precisa, una forma di ritorsione". Per Cristaldi "rimane il problema di carattere generale, che non può esser esaminato come fatto individuale". "Il fatto è che il controllo è affidato solo alla Marina militare - dice il sindaco -. La questione è politica e non viene affrontata. I rapporti bilaterali devono essere ripresi al più presto con la Tunisia". Cristaldi parla anche di "disastro economico perché gli armatori si allontaneranno sempre di più da Mazara del Vallo". E conclude: "Attendiamo che l'imbarcazione arrivi a Sfax e poi attiveremo i canali diplomatici, prima di allora è impossibile".

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