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Allarme stupri a Roma, volano vendite spray urticanti

18 settembre 2017 | 19.02
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Emergenza stupri, le donne si difendono: dopo gli ultimi casi di violenza sessuale registrati in quest'ultimo periodo, ultimo della serie l'aggressione alla donna tedesca di 57 anni a Villa Borghese, si fa sempre maggior ricorso a metodi di difesa personale. E aumentano le vendite di dispositivi spray al peperoncino.

"Nelle vendite online di spray urticanti abbiamo registrato un incremento del 22% durante il periodo estivo - dice all'AdnKronos Marc Busin, titolare della Defence System, società con sede a Modena leader nel settore della distribuzione di strumenti di protezione e difesa personale. "E' un trend significativo - spiega Busin - perché di solito durante l'estate le vendite diminuiscono, mentre aumentano d'inverno, poiché con più ore di buio cresce la percezione di insicurezza".

Defence system importa dalla casa madre in Germania gli spray urticanti e li rivende online, oltre che sui canali tradizionali, sul portale spraypeperoncino.net: "Aumentano le vendite online - aggiunge Busin - mentre c'è margine di crescita presso gli esercizi commerciali. Dalle armerie, si è cominciato a venderli nei negozi di ferramenta, nelle tabaccherie, e in farmacia. Ma si tratta di un tipo di acquisto ancora poco diffuso in Italia, dove vendiamo annualmente dai 30 ai 40mila pezzi. In Germania siamo sui 500-600mila".

Dal portale sprayantiaggressione.net, che vende online prodotti dei numerose aziende del settore, sottolineano: "In Italia deve maturare ancora una consapevolezza culturale sull'importanza dell'autodifesa. Le nostre vendite sono molto maggiori nelle regioni del Nord rispetto a quelle del Sud. E va ricordato che non sempre è consigliabile acquistare le bombolette su siti stranieri, perché spesso non rispettano i limiti e i requisiti per un utilizzo legale previsti dalla normativa italiana, e possono essere considerati armi".

Secondo il decreto del ministero dell'Interno del 12 maggio 2011, n. 103, che disciplina la materia, le bombolette dono devono contenere una miscela non superiore a 20 ml e non devono contenere sostanze infiammabili, corrosive, tossiche, cancerogene o aggressivi chimici. Inoltre devono avere una gittata utile non superiore a tre metri.

Anche Francesco Polimeni, amministratore della romana Polinet Srl, che rivende prodotti per l'autodifesa su una quindicina di negozi online, di cui il più importante è www.spiare.com, conferma un aumento delle richieste, "in particolare in quest'ultima settimana di settembre, dopo il ritorno dalle ferie. Quello dell'autodifesa è un settore in cui si vende sempre, anche se in Italia gli strumenti si limitano agli spray al peperoncino e agli allarmi sonori. In Germania è possibile utilizzare ad esempio punteruoli a forma di penna, o ombrelli con anima in acciaio".

Per Busin "il taget di chi utilizza è le bombolette è prettamente femminile, gli uomini lo acquistano sopratutto come regalo". Polimeni racconta che "soprattutto durante le festività natalizie alcune grandi aziende hanno cominciato ad acquistare i nostri prodotti come regalo per le dipendenti". Adolfo Bei, responsabile difesa personale della Federazione italiana di Kickboxing (Fikbms), ricorda però che occorre accortezza nell'uso delle bombolette urticanti: "Se le si usa in spazi chiusi come vagoni, automobili o ascensori, lo spray può colpire anche la vittima. Negli spazi aperti bisogna stare attenti alle folate di vento".

La Federazione organizza corsi di autodifesa per le donne, nelle palestre affiliate, in linea con i principi legislativi che regolano la materia della difesa personale nel nostro Paese, il cui scopo principale è insegnare a fronteggiare le situazioni di pericolo, valutando le circostanze in termini di linguaggio verbale e non verbale, sviluppando le capacità percettive e di osservazione dell’ambiente. In occasione dell'8 marzo (Festa delle donne) e del 25 novembre (Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne) la Fikbms organizza cicli gratuiti.

"Registriamo un aumento di iscrizioni ormai da qualche anno - afferma Bei - Nello scorso ciclo i corsi sono stati organizzati da 60 palestre in tutta Italia, con una media di 40 partecipanti a corso. L'ideale è un ciclo di 12 lezioni da due ore. Il consiglio per le donne aggredite è sempre quello di provare a colpire, fuggire se possibile, e chiedere aiuto. Mai indietreggiare, perché potrebbero essere fermate da un ostacolo non visto, ma fuggire in direzione laterale".

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