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Stupro Firenze, parla una delle studentesse: "Sono devastata"

06 ottobre 2017 | 15.46
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Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

La mail arriva dagli Stati Uniti, e porta la firma di una delle due studentesse americane che un mese fa hanno accusato due carabinieri di averle violentate a Firenze nella notte tra il 6 e il 7 settembre scorsi. "E' stato un periodo devastante per me e per la mia famiglia" racconta la ragazza di 21 anni in poche righe riportate oggi da 'la Repubblica' e trasmesse dai legali della giovane. Per la prima volta, e dopo un mese di silenzio, la ragazza, la più grande delle due, ha ammesso di fare fatica a uscire, e che al momento non vuole andare all'università.

La 21enne ha riferito di essere stata violentata sul pianerottolo dal carabiniere Marco Camuffo, 46 anni, capopattuglia in servizio quella notte assieme al carabiniere scelto Pietro Costa. Su di lui pesano le accuse più gravi, per aver approfittato delle condizioni psicofisiche della ragazze e averla costretta a subire rapporti sessuali con violenza. "Mentre mi rendo conto che ci sono molte domande in sospeso - scrive la ragazza - ritengo prudente lasciare che il sistema giudiziario italiano conduca le proprie indagini e abbia il tempo di esaminare le prove. Sono fiduciosa nella giustizia".

Infine, la ragazza si è voluta rivolgere alla città di Firenze e ai fiorentini, che si sono dimostrati solidali con le due studentesse: "Vorrei esprimere tutta la mia gratitudine ai fiorentini - ha detto la 21enne - che hanno dimostrato un incredibile sostegno e si sono espressi contro la violenza sulle donne. Questo ha significato moltissimo per me, dal momento che l'Italia ha un posto speciale nel mio cuore".

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