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"Voti comprati a 25 euro", nei guai un altro neo deputato siciliano

11 novembre 2017 | 11.14
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Edy Tamajo
Edy Tamajo

Associazione semplice finalizzata a commettere reati elettorali e corruzione elettorale. E' questa l’accusa nei confronti di Edy Tamajo, neo deputato regionale siciliano di Sicilia Futura a cui la Procura di Palermo ha notificato un avviso di garanzia. Venticinque euro a voto. Tanto sarebbe bastato, secondo quanto riportano alcuni quotidiani locali, al parlamentare, recordman di preferenze a Palermo, per ottenere la rielezione a Sala d’Ercole.

Tamajo, candidato nella lista Sicilia Futura a sostegno del candidato del centrosinistra, Fabrizio Micari, ha ottenuto alle elezioni del 5 novembre quasi 14mila preferenze che lo hanno incoronato come il parlamentare più votato nel capoluogo siciliano e il terzo in Sicilia. Per l’accusa, però, una parte di quei voti è stata comprata. La Guardia di finanza ha perquisito il suo comitato elettorale e nei prossimi giorni dovrà presentarsi in Procura per essere interrogato. 

"Il mio assistito è sereno perché non ha mai avuto nessun rapporto con le persone di cui si parla nel provvedimento della Procura di Palermo. Non le conosce e non fanno parte dei suoi contatti telefonici. Se qualcuno promette qualcosa chiedendo di votare per un deputato, ma quest'ultimo non ne è a conoscenza non credo possa esserne chiamato a rispondere", dice all'Adnkronos Nino Caleca, legale, insieme a Giovanni Castronovo, di Tamajo.

Insomma, se qualcosa è avvenuto sarebbe successo a sua insaputa: "Parliamo di un elettorato vastissimo, di una marea di elettori e di soggetti che si muovono in questo entourage e non tutto è riconducibile a una consapevole attività del candidato" spiega Caleca.

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