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Minori: la sfida di Emanuela contro i matrimoni forzati in India

21 novembre 2017 | 15.11
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Emanuela Sabbatini tra i ragazzi indiani
Emanuela Sabbatini tra i ragazzi indiani

Ogni anno 15 milioni di matrimoni hanno per protagoniste bambine e adolescenti. In India, nonostante il calo registrato negli ultimi tempi, la pratica resta diffusa ma una recente sentenza della Corte suprema indiana potrebbe favorire l'azione di contrasto, a cui per lungo tempo si sono dedicati volontari e organismi. L'associazione italiana Aflin, collaborando con fondazioni locali in India, offre oggi istruzione gratuita a tante minorenni a Pushkar impegnandosi così a combattere anche il dramma delle spose bambine. A fondarla 4 anni fa è stata Emanuela Sabbatini, romana di 41 anni, nominata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella Cavaliere dell'Ordine al Merito dello Stato.

Una prestigiosa onorificenza "giunta a sorpresa", racconta Emanuela all'Adnkronos. "Nella motivazione si legge per il mio contributo a favore della alfabetizzazione femminile e del contrasto al fenomeno delle spose bambine in India. Un'emozione. Non me l'aspettavo, tant'è che quando ho ricevuto la notizia pensavo fosse uno scherzo", aggiunge Emanuela, analista informatica (si è formata lavorando in una multinazionale americana, Accenture) e insegnante di yoga.

"Abbiamo iniziato la cooperazione con una scuola privata di Pushkar - spiega la fondatrice di Aflin - per favorire l'istruzione ma stiamo portando avanti anche altri progetti: a Jaipur, per esempio, dove collaboriamo con scuole pubbliche nello slum della città. Poi, ogni anno, interveniamo a livello sanitario per la prevenzione di malattie tra i minori. Al momento dell'iscrizione a scuola, i genitori si impegnano, sottoscrivendolo, a non dare le proprie figlie in sposa prima dei 18 anni facendole finire il ciclo di studi obbligatorio. Cambia così il destino di molte bambine: viene data loro la possibilità di scegliere, insomma un futuro".

"Il fenomeno dei matrimoni precoci - continua Emanuela - è molto più diffuso nelle aree rurali dove le tradizioni indiane sono molto forti e più difficili da sradicare. Spero che la sentenza della Corte suprema indiana", secondo cui ora i rapporti sessuali con le spose bambine equivalgono allo stupro, quindi un reato, "possa agire da deterrente. Per la gente del luogo in fondo rispettare la legge è fondamentale".

"Sul diritto all'istruzione - aggiunge - lavoriamo anche qui in Italia, c'è un progetto in corso con scuole romane per sensibilizzare i ragazzi sull'importanza dello studio e della cultura".

Non solo. Emanuela Sabbatini, insieme alla fotografa Betty Masini, ha lanciato un'iniziativa che ha fatto felici molte piccole donne indiane che hanno avuto l'opportunità di trasformarsi in fotoreporter per "raccontare il mondo attorno a sé". "In Italia, con Betty, abbiamo raccolto 60 macchine fotografiche usate e le abbiamo portate nei villaggi rurali del Rajastan. Ciascuna bambina con il suo obiettivo dopo qualche lezione di fotografia, ha ripreso la vita attorno a sé. Il risultato è stato sorprendente". Le immagini del progetto, '100 obiettivi di Aflin', sono in mostra fino a gennaio a Costigliole d'Asti, in Piemonte.

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