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"E' solo stress", 14enne muore a Roma per aneurisma

21 novembre 2017 | 13.41
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(Fotogramma)
(Fotogramma)

E' solo stress, le avevano detto i medici, ma in realtà era un aneurisma che le è costato la vita. Questo nuovo presunto caso di malasanità, sul quale la procura ha aperto un fascicolo di indagine contro ignoti, è accaduto a Roma a una studentessa di 14 anni.

A denunciare i fatti è stato l'avvocato di famiglia, Giuseppe Rombolà, sottolineando che dopo essersi sentita male mentre era a scuola, la 14enne che frequentava il liceo classico Orazio era stata visitata al pronto soccorso dell'ospedale Pertini dove le fu diagnosticato un affaticamento da stress. Si trattava invece di un aneurisma cerebrale tanto che la studentessa fu trasportata al Bambin Gesù, per essere sottoposta a un intervento, dove morì poi nello stesso giorno.

L'indagine è stata avviata dal pm Giovanni Musarò, che ha disposto l'autopsia affidando il caso al pool che si occupa delle colpe professionali.

Secondo l'avvocato Rombolà, dopo il malore la studentessa, che lamentava un forte mal di testa, fu portata in ambulanza al Pertini dove poi fu raggiunta dalla madre. Qui rimase in osservazione per due ore. Alle 11.30 fu sottoposta a tac dalla quale risultò che in realtà aveva un aneurisma. A quel punto è stato deciso il trasferimento in ambulanza al Bambin Gesù dove la ragazza è arrivata in condizioni disperate e quindi sottoposta a un intervento chirurgico dopo il quale è morta. Secondo l'avvocato "siamo in presenza di una tragedia che ha colpito una ragazza assolutamente sana fino a quel momento. Lotteremo perché vengano accertate tutte le responsabilità".

La Regione Lazio comunica in una nota di aver "aperto ufficialmente un’indagine interna, richiedendo al Direttore Generale della Asl Roma 2, ove ricade l’ospedale Pertini, una relazione dettagliata e un audit clinico in merito al caso della ragazza di 14 anni presa in carico dal Pronto Soccorso della struttura ospedaliera Sandro Pertini di Roma e deceduta in seguito a causa di un aneurisma cerebrale''.

La Regione Lazio "ha richiesto anche ad Ares118 e all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù un dettagliato audit clinico per avere un quadro completo della presa in carico in emergenza e gestione clinica della ragazza”.

La Regione precisa inoltre che la ragazza di 14 anni, "dalle prime relazioni che stanno pervenendo, è stata presa in carico dal Pronto Soccorso della struttura ospedaliera Sandro Pertini di Roma in data 4 novembre 2017 e il decesso è avvenuto in data 6 novembre 2017 presso l’Ospedale pediatrico del Bambino Gesù”.

La ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, ha disposto l’invio di una task force all’ospedale Sandro Pertini per accertare quanto accaduto. La task force, formata da esperti dell'Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), carabinieri del Nas e ispettori del ministero della Salute, andrà nelle prossime ore al Pertini per i primi rilievi.

LA RICOSTRUZIONE DELL'ASL RM2 - La cronistoria di un dramma, cominciato con una corsa in ambulanza e l'arrivo in Pronto soccorso alle 9.05. L'Asl Roma 2, "in attesa delle risultanze dell'Audit clinico richiesto dal direttore sanitario", ricostruisce orari e interventi messi in campo dai medici dell'ospedale Sandro Pertini. Sono le tappe che scandiscono le ultime ore di vita della ragazza, sulle quali dovrà far luce anche l'inchiesta aperta dalla procura di Roma. La ricostruzione dell'Asl comincia con l'arrivo della giovane paziente al pronto soccorso del Pertini "il 4 novembre" alle "9.05 in codice giallo, portata dall'ambulanza del 118 accompagnata dalla madre". La scheda di triage viene chiusa alle 9.10 e dopo 7 minuti, continua l'azienda sanitaria, la studentessa viene "presa in carico dal medico che, dopo averla visitata, prescrive gli esami di laboratorio e l'elettrocardiogramma". All'esame obiettivo, sostiene l'Asl, "non presenta apparenti deficit neurologici e viene sottoposta a terapia antidolorifica". Sono le 10.29 e la paziente "riferisce miglioramento della sintomatologia". La Tac encefalica - che rivelerà l'aneurisma - viene richiesta, secondo quanto comunica l'azienda sanitaria in una nota a firma del direttore generale Flori Degrassi, alle 10.31. E la risposta arriva "alle 11.26".

Dopo 5 minuti scatta il contatto telefonico con il neurochirurgo di guardia del Bambino Gesù "che chiede di contattare il Pronto soccorso del Bambino Gesù per il trasferimento, dal momento che il Pertini non è dotato di neurochirurgia". Alle 12.08 viene data indicazione per l'intubazione della 14enne che avverrà alle 12.22, mentre alle 12.12 il pronto soccorso del Bambino Gesù dà la disponibilità di un posto letto in rianimazione. E' il momento di trasferire la paziente. "Il centro mobile di rianimazione con anestesista a bordo parte alle 12.40". E qui si ferma la ricostruzione dell'Asl Rm2 che assicura: "Durante il tempo di permanenza, la paziente ha effettuato continuamente terapia medica" ed era "sottoposta ad osservazione medica".

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