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Chi è Genovese jr, mister preferenze indagato in Sicilia

23 novembre 2017 | 11.17
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Luigi Genovese (foto da Facebook)
Luigi Genovese (foto da Facebook)

Ventuno anni appena e già una passione smisurata per la politica. Luigi Genovese, il deputato appena eletto all'Assemblea Regionale Siciliana per Forza Italia è indagato assieme al padre Francantonio per riciclaggio ed evasione fiscale, nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Messina. Nipote dell'ex senatore Luigi Genovese, pronipote del più volte ministro Nino Gullotti e figlio di Francantonio Genovese, condannato a 11 anni in primo grado in un processo relativo a un'inchiesta sui finanziamenti alla formazione professionale, Genovese junior è sbarcato all'Ars da neanche un mese, facendo il pieno di voti.

L'exploit di Luigi è stato un record. Il piccolo di casa Genovese ha ottenuto circa 18 mila voti a Messina, dove è risultato uno dei candidati più votati della Sicilia. Iscritto alla facoltà di Giurisprudenza alla Luiss, durante tutta la campagna elettorale, Luigi ha mostrato una tempra d'acciaio. Non si è mai fatto scoraggiare da chi lo ha annoverato tra gli 'impresentabili', per via delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto il padre. Con tenacia, lui ha portato avanti i suoi ideali, schiacciando il pedale dell'acceleratore su innovazione, sviluppo e giovani.

Una ricetta di successo, parrebbe, visto che il giovane, incensurato, ha trionfato nell'isola di Pirandello e Sciascia, proponendo la sua nuova, personale, visione di Sicilia. "Visione, energia e attitudine verso ciò che sarà", del resto, sono gli ideali sui quali basa il suo pensiero, come scrive lui stesso sulla propria pagina Facebook. I primi passi in politica, Luigi li ha mossi molto presto, e dall'altro lato della barricata, nel Pd, partito che qualche anno fa si è lasciato alle spalle, transitando assieme al padre, nelle fila di Forza Italia.

"Dentro di me mi sento moderato, penso che Silvio Berlusconi sia per tanti il sole che sorge, l'uomo prudente ed equilibrato, giusto, riformista" aveva detto Luigi in un'intervista al 'Fatto Quotidiano'. Le critiche non sembrano lambirlo. Al contrario, pare lo rafforzino. Dopo le elezioni, baby Genovese era finito nel mirino dei 5 Stelle. "Noi - aveva attaccato Di Maio - abbiamo il voto pulito, gli altri vincono con bambini prodigio che riescono a ottenere 20mila voti dal nulla".

Ai detrattori, Luigi ha sempre risposto serafico, senza scomporsi. Il suo unico obiettivo, andava ripetendo, è fare il bene della Sicilia e della sua Messina, cosa che, come ha detto spesso, "i Genovese hanno sempre fatto".

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