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Padova

Rifiutarono la chemio per figlia, assolti

01 dicembre 2017 | 18.36
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Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)

Prosciolti perché il fatto non costituisce reato, non andranno quindi a processo i genitori di Eleonora Bottaro, la ragazza diciottenne di Bagnoli, nel padovano, morta per una leucemia, e che aveva rifiutato di farsi curare con la chemioterapia. Lo ha deciso oggi il gup di Padova.

La Procura aveva chiesto di processare Lino e Rita Bottaro per il reato di omicidio colposo. "Ma il Gup con questa sentenza ha preso atto del principio della libertà di scelta delle cure mediche e di autodeterminazione anche in un soggetto minorenne - spiega l'avvocato Roberto Mastalia di Perugia che per due anni ha assistito i genitori di Eleonona -. E' stato insomma affermato il principio che la chemioterapia è un trattamento che non può essere imposto, e che è un diritto della persona, anche minorenne, quello di scegliere se sottoporsi o meno alle cure. Eleonora, che aveva 17 anni e mezzo, era perfettamente consapevole del suo male e dei rischi a cui andava incontro sottoponendosi o meno alla chemioterapia". "E' stato riaffermato quindi il diritto inalienabile di ciascuno di noi di che cosa fare della sua vita", sottolinea il legale.

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