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Migranti, un terzo di sbarchi in meno nel 2017

31 dicembre 2017 | 14.19
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Sono diminuiti del 34,24% gli arrivi dei migranti sulle nostre coste in un anno in cui, tra l'altro, per la prima volta è stato aperto un corridoio umanitario dalla Libia verso l'Europa, grazie ad un accordo tra Italia, governo libico, Onu e Cei. Dal 1° gennaio dello scorso anno fino al 31 dicembre sono sbarcati 119.310 migranti, contro i 181.436 del 2016. I dati sono forniti dal Viminale.

Il calo più evidente, rispetto allo stesso periodo del 2016, c'è stato negli ultimi sei mesi: 35.556 arrivi a fronte dei 111.214 dell'anno prima (-68%). Nel solo mese di dicembre è stato del 73% e se si considerano solo i migranti partiti dalla Libia, la maggior parte, si è registrata una flessione del 77%. Nel 2017, riferisce inoltre il Viminale, c'è stato un calo dei dispersi del 38% (2.832 rispetto ai 4.576 del 2016) e del 46% delle vittime recuperate in mare (212, l'anno prima 390).

Nigeria, Guinea, Costa d’Avorio, Bangladesh, Mali, Eritrea e Sudan: sono soprattutto questi i paesi d'origine di coloro che sono arrivati via mare lo scorso anno. I più numerosi i nigeriani: oltre 18.000. Poi i guineani (9.693) e ivoriani (9.504). Sempre secondo i dati del Ministero dell'Interno (aggiornati al 29 dicembre) i porti maggiormente interessati dagli sbarchi sono stati Augusta (16.858), Catania (15.680) e Pozzallo (11.707).

Scende anche il numero dei minori non accompagnati giunti in Italia, passati dai 25.846 del 2016 ai 15.731, il 39% in meno. Sul piano dell'accoglienza, la Lombardia è la regione che ospita più migranti (14%), seguita da Lazio (9%) e Campania (9%). Basilicata e Valle d’Aosta le regioni che registrano meno presenze.

Con il decreto di assegnazione firmato dal ministro dell'Interno Marco Minniti è stato concesso un finanziamento che consentirà l'attivazione di 2.982 nuovi posti per il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar), 115 dei quali in favore di minori stranieri non accompagnati e 80 destinati a soggetti rientranti nella categoria del disagio sanitario. Coinvolti oltre 171 Comuni, 84 dei quali, allo stato, non accolgono alcun migrante.

E' stata, inoltre, autorizzata la prosecuzione dei progetti che scadevano con la fine dell'anno e rideterminato il contributo concesso agli enti locali che hanno variato la capacità di accoglienza. In totale, nel 2017, sono stati finanziati 260 progetti presentati da 257 enti, con un incremento della rete Sprar di oltre il 46%, ha fatto sapere il Viminale. Con questo decreto, inoltre, 167 enti sono stati autorizzati alla prosecuzione dei progetti per il triennio 2018-2020 e sono stati concessi ulteriori contributi a 46 enti locali per ampliare così la capacità di accoglienza di ulteriori 1.423 posti.

Per quanto riguarda la relocation dei profughi, i migranti 'ricollocati' in altri Paesi europei nel 2017 sono stati 11.464 di cui 10.282 adulti, 1.083 under 18 e solo 99 minori stranieri non accompagnati. Sono 698 le persone in attesa di trasferimento con voli previsti a gennaio, tra cui 79 minori non accompagnati. Sono 843 i casi per cui l'istruttoria è stata completata, mentre la domanda di 229 è in corso.

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