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La tragedia

"Ora la neve ci fa paura", il racconto del cuoco superstite a Rigopiano

18 gennaio 2018 | 07.01
LETTURA: 3 minuti

(Foto vigili del fuoco)
(Foto vigili del fuoco)

"La neve ci dà un senso di pericolo, non andiamo negli hotel, dobbiamo convivere con quanto ci è successo". Alla vigilia dell'anniversario della tragedia di Rigopiano, Giampiero Parete, il cuoco scampato miracolosamente alla slavina insieme alla moglie Adriana e ai figli Ludovica e Gianfilippo, che oggi hanno 7 e 9 anni, racconta all'Adnkronos che da allora nulla è più come prima: "Bisogna andare avanti, a volte proviamo un senso di pudore verso chi non ce l'ha fatta e non ci sappiamo spiegare perché proprio noi" ci siamo salvati.

Uscito indenne dalla valanga, Parete fu il primo a dare l'allarme e ha chiamato anche un suo amico ristoratore della zona, Quintino Marcella, che ostinatamente chiamò i soccorsi. Parete per ore pensò di essere rimasto solo al mondo, con la moglie e i due figli travolti dentro l'hotel. Invece la sua famiglia alla fine fu estratta viva dai soccorritori.

Giampiero Parete, insieme alla moglie Adriana, ha raccontato le 48 ore da incubo in cui temettero di non potersi mai più riabbracciare, nel libro 'Il peso della neve - Storia della nostra famiglia sotto la valanga di Rigopiano', edito da Mondadori e da ieri in libreria.

Un racconto autobiografico della tragedia vissuta dall'unica famiglia uscita viva dalla neve e dai detriti dell'hotel Rigopiano. "Per alcuni mesi con mia moglie non siamo riusciti a parlare di quanto accaduto", osserva Parete spiegando che il libro è stato proprio un modo per affrontare quel dolore.

Scampata all'incubo di Rigopiano, costato la vita a 29 persone, piano piano la famiglia Parete ha ripreso la sua vita: Adriana, dopo uno periodo di pausa di alcuni mesi, è tornata al suo lavoro di infermiera, Giampiero alla sua attività di cuoco.

E a ripensare ai ritardi nei soccorsi, Parete prova rabbia: "Mi innervosisco, pensavano che un padre potesse scherzare con la vita dei suoi figli....". Il cuoco superstite di Rigopiano è sicuro però che si arriverà alla giustizia: "Stanno facendo un superlavoro, sono convinto che arriveremo alla verità, chi ha sbagliato pagherà".

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