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Antibiotico 'dimenticato' speranza contro super-bug

26 gennaio 2018 | 17.28
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Un antibiotico 'dimenticato', scoperto 40 anni fa, potrebbe rivelarsi un'arma preziosa nella lotta ai super-bug, aiutando a sviluppare nuovi farmaci mirati contro le infezioni potenzialmente letali causate da alcuni dei batteri più pericolosi al mondo. Ne sono convinti i ricercatori dell'University of Queensland Institute for Molecular Bioscience, che hanno sintetizzato l'antibiotico e ne hanno aumentato l'efficacia contro i batteri resistenti ai farmaci, quindi hanno collaborato con i colleghi della Monash University per valutare il farmaco su modelli animali.

Matt Cooper, direttore del Centro IMB contro i superbug, spiega su 'Cell Chemical Biology' che lo studio è stato motivato dall'urgente necessità di nuovi farmaci per contrastare la resistenza anche ai trattamenti di ultima istanza. "Le octapeptine sono state scoperte alla fine degli anni '70, ma all'epoca non erano state selezionate per lo sviluppo, dal momento che c'era un'abbondanza di nuovi antibiotici, con migliaia di persone che lavoravano nella ricerca e nello sviluppo di questi farmaci", ricorda Cooper. "Considerati i pochissimi ricercatori impegnati in questo campo ora, e la scarsa pipeline di nuovi antibiotici, abbiamo usato le moderne procedure per rivalutare l'efficacia" di questo medicinale "contro i superbatteri". Cooper ricorda che non ci sono nuove classi di antibiotici disponibili contro i batteri Gram-negativi, mentre cresce l'incidenza della resistenza ai farmaci in tutto il mondo.

"I batteri Gram-negativi sono più difficili da uccidere, perché hanno una membrana extra spesso nascosta da una capsula o da uno strato di materiale che li camuffa dall'attacco dei medicinali e dal nostro sistema immunitario". "L'emergere della resistenza al meropenem e ora alla colistina, l'antibiotico di ultima istanza, significa che i batteri ampiamente resistenti ai farmaci sono ora una realtà" con cui fare i conti, avverte l'esperto.

Ma l'approccio di 'archeo-farmacologia' è risultato vincente. "L'octapeptina ha mostrato un'attività antimicrobica superiore alla colistina nei confronti di batteri Gram-negativi multi-resistenti nei primi test pre-clinici. Inoltre ha dimostrato di essere potenzialmente meno tossica per i reni rispetto alla colistina", conclude l'esperto. Insomma, ci sono tutte le premesse per lo sviluppo di una nuova generazione di antibiotici, dalle radici antiche, per la lotta ai nuovi e temibili super-bug.

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