"Siamo in una fase storica in cui un modello di sviluppo si è esaurito. Non produciamo più beni di consumo a sufficienza. Bisogna ripensare nuovi modelli di sviluppo e di welfare". E' quanto ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, in occasione della quinta giornata per le prevenzione dello spreco alimentare, partecipando alla presentazione del progetto, della durata di un anno, 'Il cibo che serve', finanziato dalla Regione Lazio e finalizzato al recupero di frutta, verdura e altri generi in scadenza. La Regione ha finanziato il progetto nell'ambito del bando per il 'Contrasto delle povertà estreme e della marginalità sociale'.
All'incontro hanno partecipato, tra gli altri, Gianpiero Malagnino, vicepresidente vicario della Fondazione Enpam, Lidia Borzì, presidente Acli Roma e provincia, Fabio Massimo Pallottini, direttore generale Centro Agrolimentare Roma.
Il cibo verrà raccolto e ridistribuito grazie al potenziamento di una rete solidale, organizzata e facilitata dalle Acli di Roma tra municipi, realtà produttive (panificatori, servizi di catering e ristorazione, negozi di vendita al dettaglio, grande distribuzione organizzata, mercati rionali e agroalimentari) e realtà solidali (enti caritatevoli, mense, parrocchie), queste azioni verranno rafforzate inoltre con una creazione di una app per smartphone ('Roma che serve') nella quale sarà possibile facilitare l'incontro tra realtà produttive che hanno eccedenze alimentari da donare e realtà solidali che ne hanno necessità. Inoltre, 'Il cibo che serve' prevede anche azioni specifiche di educazione e sensibilizzazione sul tema del recupero.