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Stupri Rimini, minori condannati a 9 anni e 8 mesi

08 febbraio 2018 | 14.55
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(Fotogramma)
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Sono stati condannati a 9 anni e 8 mesi di carcere i tre ragazzi minorenni accusati di violenza sessuale e di lesioni commesse lo scorso 26 agosto, a Rimini, ai danni di una coppia di giovani turisti polacchi e di una transessuale peruviana. Otto i capi di imputazione per i quali i tre ragazzi sono stati ritenuti colpevoli dal giudice Luigi Martello: due per lesioni, tre per rapina e tre per violenza sessuale.

Per gli stessi episodi di violenza era già stato condannato a 16 anni di carcere l'unico maggiorenne del branco, Guerlin Butungu, il congolese di 20 anni ritenuto il leader del gruppo.

"Leggeremo le motivazioni della sentenza e poi sicuramente faremo appello, però credo sarà difficile ottenere un risultato migliore" ha dichiarato l’avvocato Marco Defendini al termine del processo presso il Tribunale minorile di Bologna. Il legale difende i due fratelli marocchini di 15 e 17 anni condannati assieme al 16enne nigeriano. La condanna è stata emessa con rito abbreviato.

"Il pm - ha aggiunto Defendini - aveva chiesto 12 anni di carcere riconoscendo le attenuanti generiche e una riduzione per la minore età". Alla lettura della sentenza i due minori "non hanno pianto, erano già preparati". In aula era presente anche il padre dei due fratelli.

Per Alessandro Gazzea, avvocato difensore del 16enne nigeriano, "9 anni e 8 mesi sono troppi" perché sono state considerate "probabilmente una serie di circostanze aggravanti che dovevano essere elise". L’appello, ha spiegato il legale, "è scontato, quantomeno sulle questioni delle aggravanti relative alla violenza".

Le attenuanti generiche, prese in considerazione anche dalla pm Silvia Marzocchi, sono state riconosciute, "ma non so se siano state riconosciute, ad esempio, le attenuanti legate al fatto di una minore partecipazione dei ragazzi in quanto minorenni sotto la direzione del maggiorenne. Dall’entità della pena sembrerebbe di no". Per quanto riguarda eventuali dichiarazioni di pentimento in aula, "i ragazzi si erano già pentiti dall’inizio, nell’interrogatorio di garanzia, si erano resi già conto della gravità del fatto. Nel caso del mio assistito, questo pentimento è stato in parte ribadito anche oggi".

Ora i tre minori condannati faranno ritorno in carcere: il 17enne marocchino a Torino, il 15enne a Bologna e il 16enne nigeriano a Roma.

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