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Parma

Lampade a ultravioletti: oltre 100 intossicati

26 febbraio 2018 | 21.06
LETTURA: 3 minuti

Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)

Intossicate da lampade a ultravioletti. Sono state dimesse nella giornata di ieri le 108 persone arrivate al pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore di Parma sabato notte, manifestando bruciore agli occhi e arrossamento della cute. A renderlo noto è una nota dell’Ausl di Parma. Gli intossicati, ospiti di un hotel, avevano partecipato a una festa all’interno di una palestra messa a loro disposizione, ma a partire dall’ora di cena di sabato avevano iniziato a manifestare tutti i medesimi sintomi. Così è partita la chiamata al medico reperibile dell’Igiene pubblica dell’Ausl.  

Il giorno successivo, domenica 25 febbraio, la mattina, il medico e il tecnico della prevenzione del servizio Igiene e sanità pubblica dell’Ausl hanno svolto un sopralluogo nella palestra, dove hanno raccolto informazioni, scattato fotografie e hanno redatto e consegnato il verbale. Non è stata rilevata nessuna violazione di norma, né sono state segnalate contestazioni ai titolari dell’hotel.

Responsabili dei disturbi sono le lampade a ultravioletti appese ai soffitti della palestra. In realtà, queste lampade sono utilizzate dal personale della struttura per la disinfezione dei locali, pratica regolare se eseguita nei tempi e con le modalità corrette. Il problema è sorto quando queste luci sono state accese e utilizzate come normali lampade da illuminazione, nonostante gli interruttori fossero all’interno di un quadro elettrico chiuso posto al di sopra degli interruttori della luce e nonostante le stesse emanassero una luce particolare, fluorescente.  

Le 108 persone coinvolte che si sono presentate all’Ospedale Maggiore sono state visitate nei ambulatori di oculistica e sono state dimesse con prognosi lievi, mediamente dai 2 ai 5 giorni.

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