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Dai giovani detenuti di Bologna le 'canzoni di Leporello'

13 marzo 2018 | 17.29
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Dai giovani detenuti di Bologna le 'canzoni di Leporello'

Musica e parole che oltrepassano le sbarre per far sentire la voce di chi ha perso la libertà. Che raccontano le distanze che fanno soffrire ma anche i sogni e un futuro da recuperare. Musica e parole firmate dai ragazzi dell'Istituto Penale Minorile di Bologna che hanno dato vita a tre nuove canzoni: Diamanti, Horea e Andiamo Avanti. Il progetto, 'Le canzoni di Leporello', che dà la possibilità di tradurre in testi e musica un vissuto doloroso, è frutto del lavoro svolto da giovani detenuti nel laboratorio di musicoterapia e song writing realizzato da Mozart14, l'associazione fondata da Claudio Abbado e ora diretta dalla figlia Alessandra.

La voglia di sentirsi uguali ai coetanei, nonostante una condizione di detenzione che li priva della libertà e della vicinanza ai propri cari, è tema di Diamanti: "Non pensate che siamo differenti/abbiamo il cuore bianco più dei diamanti", recita la canzone. Il desiderio di un futuro diverso, la voglia di riscatto sono al centro di un percorso di consapevolezza che questi ragazzi vivono anche attraverso la musica: "Chiusi dentro questa stanza senza libertà/quando esco di qua, cambio dignità".

Il ricordo della propria terra e della propria famiglia è protagonista, invece, di un viaggio a ritroso in Horea "Vedo una luce in quella casa/penso al mio tempo fuori di qua/Trema la voce se chiedo scusa/Vorrei tornare nella mia città". Un viaggio attraverso il mare, immaginario o reale, del proprio giovane e complesso vissuto. Fino alla presa di coscienza del valore della propria esistenza e di ciò che davvero conta in Andiamo Avanti: “Sono poche le cose davvero importanti/apprezzare la vita trattarla con i guanti/un pensiero va agli amici che ora sono distanti/Andiamo Avanti, andiamo avanti”. E ancora: "E per restare in piedi mi spacco anche le ossa, se torno indietro è solo perché prendo la rincorsa".

L’esperienza maturata con il Coro Papageno nella Casa Circondariale 'Dozza' e la volontà di avvicinarsi al mondo dell’adolescenza, hanno portato nel 2015 Mozart14 a sviluppare Leporello, l’attività di songwriting che svolge con i ragazzi reclusi dell'Istituto Penale Minorile di Bologna.

Leporello offre ai giovani detenuti, tra i 14 e i 24 anni, lo strumento espressivo con cui tradurre prima in testi e poi in canzoni il loro vissuto complesso e doloroso. Nei testi e nella musica i ragazzi hanno occasione infatti di esprimere tutto il loro disagio, le forti emozioni di ribellione, rabbia, e di elaborare in forma creativa la propria condizione. Dal lavoro svolto nel primo ciclo di incontri, sono nate 'Le canzoni di Leporello', tre brani scritti e musicati collegialmente dai ragazzi reclusi insieme ai musicoterapisti che guidano il laboratorio.

L'Associazione Mozart14 ha deciso di dare ancora più corpo a queste canzoni realizzando tre videoclip (riprese e montaggio di Marinella Rescigno e Davide Pastorello) e un reportage fotografico (a cura di Manuel Palmieri). Grazie alla collaborazione della Direzione del Centro per la Giustizia Minorile e dell'Istituto Penale Minorile, gli operatori sono entrati dentro le mura carcerarie per filmare e fotografare i laboratori musicali e le sessioni di registrazione delle canzoni.

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