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Sicilia, lo sfogo del garante per l'infanzia: "Mi hanno lasciato solo"

14 marzo 2018 | 13.46
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Il garante per l'infanzia Luigi Bordonaro
Il garante per l'infanzia Luigi Bordonaro

Un garante per l'infanzia solo a metà. Anzi, forse anche meno. Che lavora da più un anno e mezzo "in assoluta solitudine", come confida all'Adnkronos. Senza collaboratori, senza aiuti esterni, eppure Luigi Bordonaro deve occuparsi degli oltre ottomila stranieri non accompagnati attualmente in Sicilia, per non parlare dei minori siciliani. "Ma sono costretto a lavorare in assoluta solitudine, senza un ufficio, senza un telefono, senza un collaboratore", ribadisce Bordonaro in una intervista. Il tutto a titolo gratuito, cioè senza percepire un solo euro di indennità. E come se non bastasse, deve anche pagare di tasca propria la benzina per gli spostamenti da una città all'altra in Sicilia, "perché non sono previsti rimborsi di nessun tipo", dice lo stesso Garante, allargando le braccia.

Ma chi è Luigi Bordonaro? Il primo Garante per l’infanzia e l’Adolescenza nominato dalla Regione siciliana ha avuto l'incarico nel 2016. Professore di Storia e Filosofia fino al 2011, Giudice onorario presso il Tribunale per i minorenni di Caltanissetta, componente dell’osservatorio interistituzionale per la dispersione scolastica, nonché autore di numerose pubblicazioni sul disagio giovanile, sulla devianza e dispersione scolastica, Bordonaro si occupa da anni di minori.

"Il Garante non ha una sede dove potere lavorare - si sfoga Bordonaro - In questo modo non riesco a potere svolgere bene il compito che mi fu affidato nel 2016. Do a tutti i miei interlocutori il mio cellulare personale, ricevo nel mio studio a Caltanissetta, tanto per fare qualche esempio". In questi ultimi mesi, Bordonaro ha preso contatti con i quattro Presidenti dei tribunali per i minori per la formazione dei tutori volontari. Il bando era stato pubblicato lo scorso autunno. Un primo passo verso un sistema che prevede per ogni minore straniero non accompagnato presente in Sicilia la tutela da parte di una persona adulta in grado di instaurare una relazione significativa e utile per tutti gli aspetti che riguardano la vita e le prospettive del minore stesso, da quelli formali e giuridici a quelli di carattere psicosociale e educativo. "La tutela volontaria è uno strumento attraverso il quale la società civile può fare la differenza non solo per i ragazzi e le ragazze migranti che arrivano a noi senza adulti di riferimento, ma anche per tutto il contesto, perché garantire i diritti dei minori stranieri significa garantire meglio i diritti di tutti”, aveva spiegato in quesi giorni Bordonaro. Insomma, una nuova forma di “genitorialità sociale” a sostegno dei “più fragili dei fragili.

"Il mio impegno - spiega oggi Luigi Bordonaro - è quello di estendere i miei interessi a tutte le aree della Regione". Le competenze del garante per l'infanzia e l'adolescenza della Regione siciliana, da qualche tempo non sono più dell'Assessorato alla Famiglia ma della Presidenza della Regione siciliana. Ma dalla Presidenza fanno sapere che "il Garante, dal luglio del 2017, ha a disposizione un ufficio presso i locali della Presidenza in piazza Magliocco, al sesto piano dello stabile. Ha anche a disposizione un telefono e un fax per potere effettuare la sua attività con regolarità".

Immediata la replica di Luigi Bordonaro: "Qualche tempo fa mi hanno detto che c'era una stanza a disposizione - dice - ma io devo potere usufruire di personale. Ho già preso contatti con il dirigente di piazza Magliocco, ma senza persona, senza collaboratori, non si può fare nulla. Nonostante l'ufficio. Io ho la necessità di avere dei collaboratori. E' vero, c'è uno spazio fisico a disposizione ma non ne posso fruire in maniera adeguata".

"Nel 2016, quando mi venne affidato l'incarico, dall'allora Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta - racconta - l'impegno che venne preso fu quello di darmi un ufficio adeguato, operativo". All'epoca l'ufficio era alle dipendenze dell'Assessorato alla Famiglia, diretto dall'ex assessore Gianluca Miccichè, poi dimessosi dopo le polemiche con le associazioni dei disabili. Miccichè venne sostituito da Carmencita Mangano. "Mi dissero che non era più l'Assessorato il mio riferimento ma la competenza era passata alla Presidenza della Regione - racconta oggi - Io ho atteso che ci fossero le elezioni e il nuovo Governo regionale. Ora spero di potere avviare rapporti con il Governatore Nello Musumeci verso cui nutro una grande fiducia, perché è una persona molto sensibile".

Nel frattempo, Bordonaro ha preso anche contatti con le organizzazioni non governative che si occupano dei minori e degli adolescenti, dall'Unicef all'Unhcr. "Ma non riesco a fare nulla - si sfoga - Vorrei potere avviare dei rapporti di collaborazione anche per occuparmi di temi di attualità, come il bullismo, il cyberbullismo. Ma, devo ripetermi, non psoso fare niente". Adesso Bordonaro è in attesa di avere notizie dalla Presidenza della Regione. Soprattutto, perché c'è da dare attuazione alla Legge Zampa che riguarda proprio i minori stranieri non accompagnati.

"Sono fiducioso...", continua a ripetere il Garante per l'infanzia solo a metà.

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