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Puglia, famiglie con disabili senza assegno

14 marzo 2018 | 21.05
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Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano si scusa con le famiglie dei malati che da circa 8 mesi non ricevono gli assegni di cura per alcuni disguidi e promette loro "il massimo dell'impegno per recuperare i ritardi finora accumulati. Io e l'assessore (Salvatore Ruggeri ndr) siamo personalmente attivi per cercare di ottenere da ciascuna delle Asl il massimo della velocità possibile". Domani le stesse famiglie terranno una manifestazione per strada a Bari per protestare.

"La Regione Puglia - ha sottolineato Emiliano in una conferenza stampa - ha portato il finanziamento degli assegni di cura da 18 milioni di euro a ben 50 milioni di euro. Eppure le famiglie si sono trovate per una serie di ragioni in una situazione di particolare disagio. Sarebbe in questo momento facile fare la conta delle responsabilità. A soli fini di chiarezza diciamo che le Asl hanno avuto una difficoltà, vedremo quanto oggettiva, nel riclassificare le categorie di disabilità gravi e gravissime".

Emiliano ha ricordato che l'assegno di cura non copre l'aspetto sanitario delle malattie dei disabili, che è coperto dal servizio sanitario nazionale e per il quale si destina circa l'1% del budget sanitario per legge. "L'assegno - ha spiegato - copre le spese del caregiver, ovvero del soggetto che aiuta la famiglia con un disabile, che è 'assunto' tramite l’assegno di cura. Quando è stato varato il decreto pensavamo di passare da 2.700 unità, che erano gli avanti diritto in passato, a non più di 4.000". 

''Per me - ha ribadito Emiliano - questa è stata una vicenda amara. Gli uffici delle Asl e gli altri uffici competenti rispetto a questa vicenda - ha continuato - hanno avuto molti mesi per lanciare allarmi e rimediare e pur tuttavia, per una serie di ragioni delle quali ovviamente io mi assumo la responsabilità, sono stati accumulati ritardi gravi. Dovremo assumere direttamente il controllo e la esecuzione delle operazioni adesso". "Per cui da domani i direttori generali delle Asl, i direttori dei distretti e i dirigenti dell'Assessorato al Welfare svolgeranno esclusivamente le attività di riclassificazione e di ricostruzione delle graduatorie degli aventi diritto agli assegni di cura e lo faranno nei tempi più stretti possibili, impiegando tutte le risorse necessarie al fine di rimediare agli errori che sono stati commessi. - ha concluso - Avrei voluto dire queste cose direttamente alle famiglie, ma vedo che non sono qui presenti sebbene invitate le associazioni che le rappresentano. Domani - per coloro che riterranno ancora utile incontrarmi - io sarò in Presidenza ad accogliere le associazioni e ribadire quanto detto oggi''. 

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