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Latina

"Le bimbe erano ancora vive?"

15 marzo 2018 | 09.46
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(Foto da Facebook)
(Foto da Facebook)

Nuovi terribili interrogativi sulla strage di Cisterna di Latina. Era ancora viva una delle due figlie di Luigi Capasso mentre andava avanti la trattativa durata fino al suicidio dell'uomo? E poteva essere salvata intervenendo prima? Sono le domande sollevate dalla trasmissione 'Chi l'ha visto?', in onda ieri sera su Rai3, che torna sul caso del carabiniere che ha sparato alla moglie, ferendola, ha ucciso le sue due bambine Alessia e Martina, di 13 e 8 anni, e poi si è tolto la vita.

Il programma ricostruisce in un servizio i momenti della trattativa con Capasso precedenti il suicidio. Ad intervenire sono i Gis (Gruppo Intervento Speciale), che nella propria dotazione hanno uno strumento in grado di rilevare, attraverso il calore emanato dai corpi umani, quante persone vive ci sono all'interno di un appartamento. 'Chi l'ha visto?' si chiede se lo strumento è stato messo in funzione perché, si dice nel servizio, è a conoscenza del fatto che nella casa quella mattina era stata rilevata la presenza di due persone vive.

Una è Capasso e l'altra, si spiega, non può che essere una delle due bambine, quasi certamente Alessia, la figlia più grande, alla quale il padre aveva sparato qualche ora prima. Una signora che abita nel palazzo di fronte, ricorda poi la trasmissione, tra le 5:30 e le 6 aveva sentito Alessia urlare e Capasso dire per tre volte "Allora è colpa mia", subito dopo si erano uditi gli spari. 'Chi l'ha visto?' si chiede ora se, intervenendo prima, Alessia poteva essere salvata.

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