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Giussano

Chi era Alessandro detto 'Il Baffo'

16 marzo 2018 | 11.59
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Alessandro Turati (FOTOGRAMMA)
Alessandro Turati (FOTOGRAMMA)

'Il Baffo'. Gli amici del pub dietro casa chiamavano così Alessandro Turati, il 28enne che a Giussano, in provincia di Monza e Brianza, è stato trovato senza vita in casa assieme ai cadaveri della madre di 58 anni e della nonna 88enne. Sui loro corpi profonde ferite di arma da taglio.

"Sempre allegro" e mai un problema in quel locale, dove in molti erano colpiti dal "suo eloquio elegante" e dal "livello culturale superiore alla media" ha raccontato il titolare del pub, secondo quanto riportato dal 'Corriere della Sera'.

UNIVERSITA' - Alcuni amici lo avevano soprannominato anche 'Rasputin' "per la barba e i baffi lunghi e per quel suo aspetto sempre un po' fuori dal tempo". Amici conosciuti tra i locali frequentati e l'università, il campus di Milano-Bicocca dove Alessandro Turati aveva frequentato la facoltà di Giurisprudenza per circa 3 anni prima di lasciare.

IL BAR - "Soffriva il peso di aver fallito: il suo sogno era diventare un avvocato" ha raccontato ancora un amico al quotidiano. Scelta difficile da accettare. A cui si aggiungevano il timore di non trovare un lavoro e la preoccupazione, dopo la morte del padre, di possibili difficoltà economiche in famiglia.

IL DRAMMA - Quella stessa famiglia dove si è alla fine consumato il dramma, venuto alla luce dopo l'arrivo dei carabinieri, allertati perché nessuno rispondeva al telefono di casa. Dove la porta era chiusa dall'interno e dove i militari dell'arma hanno ritrovato anche una lettera in cui il 28enne avrebbe spiegato le ragioni del suo gesto.

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