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Educare studenti su diritti umani, intesa Piemonte-Miur

10 aprile 2018 | 09.06
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Educare gli studenti a svolgere un ruolo attivo nella vita civile democratica affinché siano ambasciatori di una cultura universale dei diritti umani nella società nella quale saranno chiamati a misurarsi. E' l'obiettivo del protocollo sottoscritto dal Comitato Diritti Umani del Consiglio regionale del Piemonte e dall’Ufficio scolastico regionale che prevede la realizzazione di un questionario per le scuole secondarie di primo e secondo grado del Piemonte per conoscere il livello di consapevolezza degli studenti e sulla base dei risultati ottenuti costruire e organizzare l'intervento formativo in collaborazione con esperti della materia.

“L’esigenza di offrire ai ragazzi e al mondo della scuola occasioni di approfondimento sui temi legati alla tutela dei diritti fondamentali è, al giorno d’oggi, sempre più avvertita, diffusa e pressante da cui anche la scuola moderna non può in alcun modo prescindere - ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus, che oggi lascerà ufficialmente l'incarico per Palazzo Madama - e questa è presupposto indispensabile per migliorare la nostra comunità e il nostro Paese''.

''Se dovessimo immaginare una sorta di piano industriale del Paese sui diritti civili e per i diritti civili questo protocollo è l'unica strada possibile per migliorare la qualità civile e democratica del nostro paese- ha proseguito - perché la formazione dei ragazzi porta la formazione nelle famiglie dunque è una risposta strutturale''.

"Il mondo della scuola – ha aggiunto il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Fabrizio Manca - sente in maniera forte, nei confronti dei giovani, la responsabilità di aiutarli a sviluppare delle solide competenze di cittadinanza, nella consapevolezza che oggi, ancora più che in passato, le sole competenze culturali, tecniche e professionali non sono sufficienti a rapportarsi con la complessità del nostro tempo e con le mille sfide che la società contemporanea pone quotidianamente''.

''Non si può essere pienamente cittadini del nostro tempo, consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri, se non si acquisisce la consapevolezza che è altrettanto necessario riconoscere agli altri gli stessi identici diritti - ha proseguito - i diritti umani, inoltre, sono un ambito di materia che consente agli insegnanti di sviluppare una didattica interdisciplinare'', ha concluso Manca.

''Da quando è stato costituito il Comitato dei diritti umani - ha rilevato la vice presidente, Enrica Baricco - ci siamo detti che bisognava aprire l'istituzione al territorio, alla scuola per avvicinarsi ai giovani. Oggi le sfaccettature della vita degli studenti e dei giovani toccano gli argomenti più ampi argomenti, quindi, anche la scuola ha bisogno di essere un organismo aperto e penetrabile, condizionale e condivisibile con altri e le istituzioni devono essere a questa altezza''.

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